Utero in affitto? Ecco cosa ne pensa Gianna Nannini

gianna-nanniniUtero in affitto sì o no? Per Gianna Nannini, la scelta di Nichi Vendona e di tante altre famiglie omo/eterosessuali impossibilitate ad avere figli naturalmente, non è sbagliata di per sé. Ovviamente se il tutto avviene con le modalità previste da paesi civilizzati quali Stati Uniti e Canada, dove la pratica della maternità surrogata esiste già da tempo.

Quello di Vendola è un atto d’amore che condivido – ha dichiarato la cantante – La pratica del cosiddetto “utero in affitto”, lecita in America o Canada per esempio, è come se fosse una donazione: “Non puoi avere figli, allora lo faccio io per te, te lo offro”. E questo va bene, è accettato, è amorevole“.

C’è una pratica che è invece pessima ed è quella dello sfruttamento dell’utero – continua Gianna Nannini – ci sono coppie che, per poter avere un figlio, vanno in Paesi poverissimi dove donne senza nulla accettano di “dare in affitto” il loro utero. Per soldi. Ciò è aberrante, ovviamente. Queste donne vanno difese“.

Una famiglia è tale se c’è amore, e Gianna Nannini non potrebbe non essere più d’accordo. Nel 2010 la cantante scelse di avere sua figlia Penelope benché fosse single e allora 56enne: “Mi hanno fatta a pezzi. Non solo perché avevo deciso di fare una figlia per conto mio, ma anche per l’età che avevo. L’ageismo è un’altra forma di razzismo, peggio dell’omofobia. Penalizzare, insultare, discriminare una donna per la sua età è inaccettabile“.

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