Ecco come si uccise Kurt Cobain: le foto shock pubblicate dalla polizia

Nei suoi ultimi anni di vita, nonostante l’incredibile successo professionale (la sua band, i Nirvana, era perennemente in vetta alle classifiche), Kurt Cobain era depresso e dipendente dalle droghe, in special modo dall’eroina).

Il 2 marzo del 1994, mentre si trovava in Italia per rilassarsi in compagnia della moglie Courtney Love e della figlia Frances Bean e per riprendersi da una laringite, il cantante fu ritrovato nel letto del suo hotel in overdose e trasportato d’urgenza in ospedale. Courtney avrebbe poi raccontato che quello fu il suo primo tentativo di suicidio.

Fu sempre lei a temere il peggio quando un mese dopo Kurt Cobain sparì dalla circolazione. La moglie contattò un investigatore privato ma la mattina dell’8 aprile 1994, il corpo di Cobain fu trovato senza vita da un elettricista nel garage nella sua casa sul Lago Washington. Accanto a lui, una lettera d’addio (puoi leggerla nella prossima pagina) e l’arma con cui il cantante si era tolto la vita: un fucile a pompa modello Remington M-11 calibro 20, comprato per Cobain da Dylan Carlson (frontman degli Earth).

L’autopsia rivelerà poi che al momento del suicidio Kurt Cobain aveva altissime dosi di eroina nel sangue e del Valium. Quando fu ritrovato, pare fosse morto ormai da 3 giorni.

Ed è proprio il fucile di cui sopra il protagonista di alcuni scatti pubblicati dalla polizia di Seattle. A mostrarlo il detective della sezione «cold case» Mike Ciesynski. Perché pubblicarli solo ora? Perché pubblicarli?

Schermata-2016-03-18-alle-09.44.15

Nella prossima pagina, la straziante lettera d’addio scritta da Cobain prima che si togliesse la vita.

Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l’etica dell’indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio, quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l’ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l’apprezzo, Dio mi sia testimone che l’apprezzo, ma non è abbastanza).
Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po’ stordito per ritrovare l’entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fan della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per tutti. C’è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile, ingrato, Pesci, dell’uomo Gesù! Perché non ti diverti e basta? Non lo so. Ho una moglie divina che trasuda ambizione ed empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia.
Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l’idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall’età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
Pace, amore, empatia. Kurt Cobain.
Frances e Courtney, io sarò al vostro altare.
Ti prego Courtney continua così, per Frances.
Perché la sua vita sarà molto più felice senza di me.
VI AMO. VI AMO

Impostazioni privacy