Quella di Elisa è stata una strana famiglia allargata di cui fanno parte un fratellastro e una sorellastra, molto più grandi di lei che la cantante ha cominciato a frequentare dopo la morte del padre:
“C’è stato un momento in cui ci siamo fatti tutti una gran risata perché ci siamo sentiti come in un film di Tarantino, noi quattro in fila a scegliere la lapide per la tomba. Prima di allora ci eravamo visti solo quattro, cinque volte. Adesso, invece, ci sentiamo, andiamo a mangiare la pizza”.
“Molti condividono la stessa sensazione, il fatto di non riuscire a essere se stessi con i propri genitori. Non importa che si tratti di famiglie dove il padre o la madre non stanno più insieme o, al contrario, di coppie solide. È una costante che mi ha molto colpita e, a me, che ho due bambini serve a ricordare di non far prevalere i ruoli, madre da un lato, figli dall’altro, perché possono essere un ostacolo per i sentimenti. Come se offuscassero il bene che ci si vuole e non permettessero a nessuno di esprimersi totalmente, creando problemi anche gravi. Che, di generazione in generazione, ognuno si ritrova a un certo punto a dover risolvere. Una catena”, continua la cantante che oggi è una mamma e una moglie felice:
“Volevamo celebrare la nostra storia con le persone che amiamo. Abbiamo aspettato sette anni e due figli prima di farlo. E ne sono felice. Avrei avuto paura a sposarmi subito, senza conoscere abbastanza profondamente l’altro. È stato un giorno magico, talmente bello che era quasi surreale”.
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