“Non avrei mai voluto condividere questa foto. Ma lo faccio perché sto veramente male e credo che la gente ha bisogno di sapere che mostro è questo ragazzo” aveva scritto la giovane, raccontando alle autorità di essere stata rapita e trattenuta in auto, dove si è svolta l’aggressione.
A distanza di 5 mesi, le accuse di sequestro di persona nei confronti di Sean Zeisz, 20 anni, sono cadute. Ma lo stesso giovane ha dovuto ammettere davanti alla corte di essere colpevole delle violenze.
Attualmente in custodia, Zeisz sarà condannato entro un mese.