“La prima archiviazione ce la aspettavamo – ha detto Lorenzo Croce, presidente di Aidaa – Forse per quel procuratore la vita di un animale non ha alcun valore. Da quanto abbiamo capito secondo il procuratore non ci sarebbe reato nel cucinare un piccione se di allevamento. Il problema è che ci risulta che nessun passo sia stato fatto per verificare la provenienza del piccione cucinato“.
Ma l’associazione non si arrende, perché lo chef è ancora accusato di istigazione: “Rimane sul tavolo la seconda denuncia quella con la quale abbiamo accusato Cracco di aver istigato a uccidere i piccioni anche selvatici non specificando se stava cucinando un piccione di allevamento o uno selvatico inducendo gli spettatori in errore e a credere che possano essere uccisi e cucinati anche i piccioni selvatici“.