“Subito dopo essere venuto al mondo rischiai di morire a causa di una incompatibilità materno fetale del fattore Rh – racconta il cantante – Per questo, ho avuto bisogno di una trasfusione totale. In pratica sono un miracolato, uno al quale la vita è stata regalata e che poi è stato sempre grato di questo regalo“.
Nato e cresciuto a Roma, Renato Zero racconta le difficoltà vissute da adolescente, quando la sua famiglia si trasferi in periferia: “L’impatto con la periferia è stato importantissimo. Ricordo di aver imparato da subito il significato delle parole insofferenza, disagio e rabbia. I primi undici anni della mia vita, però, furono diversi: andavo a scuola dalle suore a pochi passi da Piazza del Popolo e lì il contesto era decisamente diverso. C’erano i ‘figli di’ e i ragazzi della cosiddetta ‘Roma Bene’. Il passaggio alla Montagnola e l’infanzia a Via Ripetta sono stati utilissimi per capire l’alto e il basso della società, le sue contraddizioni, i suoi equivoci e le sue differenze”.