J-Ax, altro che duro: la confessione shock sul suo passato

J-Ax, rapper dall’immagine dura, nasconde un passato doloroso di cui ha deciso di parlare solo ora. In un lungo post pubblicato su Facebook, J-Ax, attualmente impegnato come direttore artistico di Amici di Maria De Filippi, ha rivelato di essere stato vittima dei bulli durante gli anni della sua giovinezza.

j-axJ-AX VITTIMA DEI BULLI

E’ un racconto toccante quello di J-Ax che ammette come, i traumi del passato, siano ancora presenti nella sua testa. Un dolore che, forse, J-Ax non cancellerà mai.

“A 13 anni pensavo di essere il più grande perdente della terra. La TV mi aveva detto che per essere un figo avrei dovuto possedere vestiti firmati, guidare moto e vivere in case di lusso. Io mi vestivo con ciò che mia madre trovava al mercato, non avevo neanche una bici e abitavo in periferia a Milano. Quello che avevo erano dei ragazzi che mi tormentavano ogni singolo giorno proprio perché mi mancava tutto ciò. Quando passavo per strada, da solo, si accanivano in gruppo con me. Non passava un giorno senza che mi ricordassero quanto fossi uno sfigato solo perché esistevo. Ancora oggi, quando vedo un gruppo di ragazzi su una strada ogni singola cellula del mio corpo mi dice di attraversare per mettermi in salvo. Anche se ho 44 anni. Anche se sento l’affetto di tutti voi che mi fa da scudo”.

Il rapper, poi, spiega che proprio gli insulti ricevuti hanno rappresentato la sua salvezza:

“Ma, quello che ignoravano, è che ogni singolo insulto, ogni giorno passato a bullizzarmi era benzina per me. Il loro odio è stata la mia salvezza. Sarà anche un cliché, ma il dolore è energia. Se state male in questo momento, se non siete soddisfatti della vostra vita, se vi sentite soffocare non vi lasciate andare. E, soprattutto, non lasciatevi consumare dalla rabbia, ma utilizzatela a vostro favore. Perché la rabbia, quando è inespressa, diventa depressione — ma quando utilizzate questa energia negativa in modo propositivo si trasforma in arte. Diventa creatività. Diventano idee che vi cambiano l’esistenza. Sono convinto che un modo per liberarci dalle nostre prigioni esiste sempre, sta a noi trovare la forza per farlo.
È l’unico modo per zittire tutti quei bulli che ci davano per sconfitti”.

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