Omicidio di Roma: Sara Di Pietrantonio non è stata bruciata viva

13346421_524461521098357_3260596234320334866_nLa notizia è delle ultime ore: Sara Di Pietrantonio non sarebbe stata bruciata viva dall’ex fidanzato Vincenzo Paduano. Certo questo non cambia il fatto che Vincenzo, in un modo o nell’altro, l’abbia uccisa (come la stessa guardia giurata ha confessato subito dopo l’omicidio).

C’è ancora poca chiarezza su ciò che è successo nella notte tra sabato e domenica in via della Magliana dato che il corpo di Sara, trovato avvolto nelle fiamme accanto alla sua auto, a una prima analisi non mostra segni di tentativi di difesa. Le ustioni sul corpo di Sara sono infatti concentrate sulla schiena, ma se la donna fosse stata ancora viva avrebbe tentato istintivamente di difendersi. Eppure sulle mani di Sara non compare alcun segno di bruciatura.

Secondo gli inquirenti, dunque, Sara sarebbe stata uccisa prima che le fiamme venissero appiccate, o per lo meno stordita. Sarà l’autopsia a stabilire le cause della morte.

Nel frattempo sono sempre più gli indizi che portano a pensare che il terribile gesto di Vincenzo Capuano non sia stato causato da un raptus. Il 27enne pare abbia premeditato l’omicidio della sua ex, che lo aveva recentemente lasciato a causa della sua eccessiva gelosia e aveva cominciato a frequentarsi con l’ex compagno di scuola Alessandro. Dopo averla tempestata di chiamate e messaggi per giorni, Vincenzo era completamente sparito dalla vita di Sara una settimana prima dell’omicidio. Settimana durante la quale, secondo le prime ipotesi fatte dagli inquirenti, l’uomo potrebbe aver organizzato l’omicidio.

Nei suoi ultimi giorni di vita, Sara aveva confessato di temere ritorsioni, tanto che aveva tentato di tenere nascosta la storia con Alessandro.

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