Certo, non è stato sempre tutto rose e fiori, soprattutto ultimamente: «Le nostre ultime tre settimane sono state costellate da così tanti litigi che iniziavo a pensare fossimo arrivati al capolinea – ha confessato Lory a Vanity Fair – Intendiamoci, non parlo di scontri violenti né a parole né a livello fisico, diversamente avrei troncato subito perché nelle relazioni esigo rispetto assoluto».
Gli scontri? Tutta colpa del lavoro: «Sono una work addicted, una che non rimanda mai nulla a domani, sempre concentrata sul lavoro e poco disponibile a dedicarmi ad altro. Lui, al contrario, vive in un clima di perenne relax e soffre nello svolgere un lavoro quando non è urgente».
Poi, finalmente, la pace: «La svolta è avvenuta quando gli ho detto che avrei chiuso la nostra storia, se non avessi già comprato i biglietti per partire per le vacanze. Allora lui, che almeno per ora non concepisce la parola “fine” nel nostro rapporto, si è spaventato. Ha capito che rischiava di perdermi davvero e ha cambiato subito atteggiamento, prima buttandola sul ridere, poi facendo il gattone. È andato sul sicuro: sa che quando si comporta da conquistatore romanico non so resistergli».
E poi c’è il sesso… da paura: «Un tempo ero più focosa. Oggi lo vivo soprattutto come una manifestazione del sentimento. Tuttavia, non mi posso rilassare troppo perché, giustamente, per Marco il sesso è essenziale. Fosse per lui, farebbe l’amore tutto il giorno. È un lavoro. Anche perché non è uomo da “una sveltina” e via. Anzi! Con lui si comincia con i preliminari e si termina dopo un lungo percorso di esplorazioni e giochi nel segno dell’eros. Risultato? A volte fingo di essere già addormentata o di sentirmi poco bene…».