Nasce dopo 107 giorni nel pancione della madre morta: “È un miracolo”

3527051C00000578-3636677-image-m-32_1465655983221Il 20 febbraio Sandra Pedro, 37enna alla 17esima settimana di gravidanza, si reca all’ospedale San Jose lamentando una forte emicrania. Poche ore dopo la tragedia: Sandra, vittima di un ictus, perde la vita. Ai medici non resta che constatare la morte cerebrale della donna e attendere che anche il feto, come accade di solito in questi casi, raggiunga la mamma. Ma lui, il piccolo Lourenco, non ne vuole sapere, e resta attaccato alla vita con tutte le sue forze. Da qui la decisione dei medici di mantenere artificialmente “in vita” il corpo di Sandra per dare una possibilità al piccolo.

E così, dopo aver trascorso 107 giorni nel pancione della madre morta, il 7 giugno Lourenco è venuto alla luce tra lacrime e applausi di tutto il personale dell’ospedale, che per tre lunghi mesi aveva accarezzato e cantato canzoncine e ninnananne a quel pancione inanimato.

Dopo il lieto evento, le lacrime di gioia si sono trasformate in lacrime di dolore e commozione: i medici hanno dovuto spegnere i macchinari di Sandra, che è stata sepolta il giorno dopo.

Eravamo tutti euforici e tutti a piangere – ha raccontato un’infermiera – Qualcosa di strano stava accadendo, era una situazione diversa da qualsiasi altra, qualcosa mai vista prima. Quella donna ha letteralmente dato la sua vita al figlio e lui ha preso la sua anima. È stato un miracolo. E noi lo sentiamo come un bambino che è un po’ anche nostro”.

Mio figlio è riuscito a salvarsi: questo bambino sta dando un senso alla mia vita” ha dichiarato tra le lacrime il padre del piccolo, Miguel Angelo Faria.

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