E così, dopo aver trascorso 107 giorni nel pancione della madre morta, il 7 giugno Lourenco è venuto alla luce tra lacrime e applausi di tutto il personale dell’ospedale, che per tre lunghi mesi aveva accarezzato e cantato canzoncine e ninnananne a quel pancione inanimato.
Dopo il lieto evento, le lacrime di gioia si sono trasformate in lacrime di dolore e commozione: i medici hanno dovuto spegnere i macchinari di Sandra, che è stata sepolta il giorno dopo.
“Eravamo tutti euforici e tutti a piangere – ha raccontato un’infermiera – Qualcosa di strano stava accadendo, era una situazione diversa da qualsiasi altra, qualcosa mai vista prima. Quella donna ha letteralmente dato la sua vita al figlio e lui ha preso la sua anima. È stato un miracolo. E noi lo sentiamo come un bambino che è un po’ anche nostro”.
“Mio figlio è riuscito a salvarsi: questo bambino sta dando un senso alla mia vita” ha dichiarato tra le lacrime il padre del piccolo, Miguel Angelo Faria.