Si parla ovviamente delle soli vaccinazioni obbligatorie per il servizio sanitario nazionale, ovvero difterite, tetano, poliomelite ed epatiteB (al 24esimo mese di vita).
«È una battaglia di civiltà – ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità Sergio Venturi – da una parte continueremo l’intervento di tipo culturale, ma occorreva anche un intervento deciso e forte. Dobbiamo garantire nelle comunità chi non può essere vaccinato, come i piccoli immunodepressi, per questo è necessario che tutti gli altri bambini siano vaccinati».