Era il primo a cui si rivolgeva la mattina appena sveglio, l’ultimo che vedeva prima di addormentarsi la sera. Era colui che gli stava sempre accanto, che lo aiutava a ritrovare la strada, a gestire i propri impegni lavorativi, a non perdere di vista amici e parenti. Era il suo lui, il suo tutto. E così l’artista Aaron Chervenak lo ha sposato a Las Vegas.
Ah, naturalmente stiamo parlando del suo smartphone.
No, Chervenak non è impazzito. Semplicemente ha voluto dimostrare con una performance (legale) ad alto impatto che al giorno d’oggi passiamo più tempo con i nostri telefoni che con le persone in carne ed ossa. E così, con tanto di scambio d’anelli, l’artista si è unito in matrimonio al suo telefonino: “Quello che spero farà il mio matrimonio è fungere da gesto simbolico per dimostrare quanto stiano diventando inquietantemente preziosi i telefoni nelle nostre vite“.