L’attesa è finita. Un medico in famiglia torna in onda questa sera su Raiuno con la prima puntata della decima stagione e le sorprese non mancheranno. Sin dal primo episodio, infatti, la fiction regalerà grandi colpi di scena al pubblico.
UN MEDICO IN FAMIGLIA 10, ANTICIPAZIONI PRIMA PUNTATA
Ecco, dunque, tutto ciò che accadrà nella prima puntata di Un medico in famiglia 10.
La famiglia Martini è in vacanza in Puglia. Un vecchio amico chiede a Libero di occuparsi della figlia Maddalena quando non ci sarà più. Con l’aiuto di Enrica, Libero scopre che l’uomo è fuggito a Cuba con una donna e così i due decidono di portare Maddalena a Roma dove lavorerà come colf.
Nel frattempo, Lele è tornato a casa. Nella cassetta della posta, un uomo lascia una lettera indirizzata ad Elena Martini. La figlia di Lele, credendo che sia uno spasimante, si reca all’appuntamento accompagnata da Tommy. Quando i due ragazzi giungono nel luogo dell’incontro, si trovano di fronte ad un uomo di 50 anni che, in realtà, cercava Elena Martini, la prima moglie di Lele, deceduta da 18 anni. Lele, dopo aver rimproverato Elena, ascolta il disco e si lascia andare ai ricordi. Alla clinica Aurora arrivano gli specializzandi tra cui Celeste Di Maio, che viene affidata a Lorenzo, e un giovane dall’aria scanzonata e poco professionale, Edoardo Zanoni, affidato a Lele. Nel frattempo, Anna ritrova il suo vecchio fidanzato, Emiliano.
Lele scopre che Valerio, il vecchio amico della sua defunta moglie, è molto interessato alle vicende della famiglia Martini, in particolare alla vita di Anna la quale viene invitata dall’uomo al concerto di un giovane cantante. E’ Valerio il vero padre di Anna?
Sara, nel frattempo, senza consultare Lorenzo ha firmato il compromesso per l’acquisto di una villetta. Il dottore si arrabbia molto ma alla fine i due fanno pace e brindano alla loro nuova casa. Nonostante siano un po’ brilli, i due salgono in auto. Sara insiste per guidare e durante il tragitto i due hanno un incidente. Lorenzo subisce una ferita alla mano che potrebbe compromettere la sua professione di chirurgo.