Non è la Rai, ricordate Maria Teresa Mattei? A distanza di anni svela: “Ecco cosa faceva Ambra”

Le ragazze di Non è la Rai, per anni, hanno rappresentato un modello per le adolescenti italiane che sognavano di cantare e ballare in tv. Oltre ad Ambra Angiolini che con il tempo è riuscita ad affermarsi nel mondo dello spettacolo diventando una della attrici più affermate del momento, tante altre hanno scelto strade diverse. E’ il caso di Maria Teresa Mattei, mamma e moglie, che ai microfoni del settimanale Di Più ha svelatociò che succedeva nel programma.

non è la raiNON E’ LA RAI, LE RIVELAZIONI DI MARIA TERESA MATTEI

“Io ero diventata una ballerina molto richiesta in televisione, ma ho mollato tutto per amore. Sono la classica ballerina che ha sposato il giocatore (Dino Baggio) – ha spiegato a “DiPiù” – E per lui mi sono trasferita a Tombolo, il suo paese d’origine, un bel cambiamento per me, romana cresciuta in una borgata”.

La selezione all’interno del programma era serrata (“Inizialmente ballavo in seconda fila, poi andai da Boncompagni, gli chiesi di cantare, lui mi mise alla prova e per un periodo mi diede molto spazio, ma dovevo sempre dare il massimo per essere una delle più in vista, la rivalità era feroce”) e ìha anche litigato con l’amica Ambra, senza saperne il motivo: “lei ha smesso di salutarmi e ha cominciato a evitarmi. Sono andata nel suo camerino, le ho chiesto quale fosse il problema e lei mi ha risposto; “Niente, non preoccuparti”. Ma ha continuato a ignorarmi. (…) Qualcuna delle ragazze, gelosa del rapporto che avevo con Ambra, aveva messo in giro la voce che parlavo male di lei. Non ho mai saputo chi fosse, purtroppo quelle cose accadevano in un ambiente in cui si sgomitava per mettersi in luce”.

Ora è mamma di due figli e ricorda l’incontro col marito: “Tramite il suo amico continuava a invitarmi e io l’ho raggiunto a Parma, dove giocava in quel periodo. È stato un attimo: ci siamo visti a cena e ho capito all’ istante che era l’uomo della mia vita. Ho continuato a lavorare a Buona domenica, per mesi ho fatto su e giù da Roma a Parma. Mi pesava, anche perché sapevo che Dino avrebbe potuto cambiare diverse squadre negli anni e non avere una “casa fissa”. Non mi piaceva stargli lontano, non credevo in un rapporto a distanza, temevo che alla lunga la nostra storia ne avrebbe risentito. Così quando Dino mi ha chiesto di sposarlo, ho deciso di mollare tutto per seguirlo”.

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