L’amica della 17enne stuprata a Rimini: “Ho filmato senza guardare”

bu0Una notizia terribile, quella che è arrivata da Rimini questa settimana. Terribile per due motivi. Da una parte perché parla dello stupro di una 17enne avvenuto a fine marzo in una discoteca della riviera. Dall’altra perché parla di alcune “testimoni”, amiche della vittima, che anziché aiutarla hanno ripreso la violenza con uno smartphone per poi diffondere il video su WhatsApp.

Ma cosa è accaduto quella notte? A raccontarlo è una delle amiche, quella che ha ripreso tutto. Quella notte sia lei che le amiche che la vittima, erano tutte ubriache.

A un certo punto la 17enne sembrava scomparsa, e le cinque amiche, tutte minorenni, sono andate a cercarla nei bagni. È lì che si sono rese conto che l’amica si trovava dietro a una porta in compagnia di un 22enne. La ripresa è stata fatta alzando un braccio e facendo sbucare lo smartphone sopra la porta della toilette, quindi senza avere una visuale di ciò che stava realmente accadendo dietro.

«Filmavo senza vedere, non ho guardato – si è giustificata l’autrice del video davanti ai Carabinieri – Ero anch’io ubriaca e non sapevo cosa stesse succedendo». Anche le amiche, che nel video si sentono ridere in sottofondo, pare non avessero compreso la gravità della situazione.

Il giorno dopo la 17enne non ricordava niente dell’accaduto e non riusciva a spiegarsi i dolori che accusava nelle parti intime. Solo quando le amiche le hanno inviato via WhatsApp il filmato dello stupro la ragazzina si è resa conto dell’accaduto e, supportata dalla madre, ha provveduto a denunciare la violenza.

Oltre al 22enne (che la vittima conosceva perché frequentavano gli stessi ambienti) rischiano grosso anche le amiche: la Procura è orientata ad iscriverle nel registro degli indagati.

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