Anna Tatangelo: “Mi sono rifatta il seno perché le mammelle grandi sono più femminili”

anna tatangeloA 18 anni Anna Tatangelo ne era convinta: le dimensioni… contano.

“Il seno l’ho rifatto a 18 anni, un paio di mammelle grandi mi sembravano più femminili. Ecco tutto. È passato un secolo da quella scelta ed è andata bene così – ha dichiarato la cantante al settimanale Grazia – Adesso so anche che la sensualità non sta in un bel paio di tette”.

Un piccolo errore di gioventù tra i tanti fatti in tenera età, tra i quali l’avere un difficile rapporto con i propri genitori: “Per anni ho patito la mancanza di affetto da parte dei miei. Mi faceva soffrire l’idea di essere cresciuta senza baci, abbracci, carezze. Ora questa cosa l’ho chiarita. E i miei trovano sempre il modo, fosse solo uno sguardo, per farmi capire che mi vogliono bene. Mi basta un sorriso, adesso, per sentirmi amata”.

Anna è molto seguita sui social: “Mi sento addosso qualche responsabilità. Sui social network sono seguita da moltissime persone, soprattutto ragazze. Sono una che si esprime pochissimo sui fatti del mondo, ma quando un argomento mi sta a cuore, credo che sia doveroso dire la mia”.

Per esempio, la cantante avrebbe qualcosa da dire a coloro che sostengono la pratica dell’utero in affitto: “Chi sostiene che un neonato può essere privato del corpo della donna che lo ha partorito, forse non sa di che cosa sia fatto il rapporto che lega una madre a suo figlio. Quando Andrea è nato ha smesso di piangere appena è stato messo sulla mia pancia. Mi ha riconosciuta, ha sentito che ero io la sua mamma”.

E sulla presunta crisi con Gigi D’Alessio, alimentata dalle foto che li vedono insieme al ristorante e litigano animatamente, Anna Tatangelo ha solo una cosa da dire: “Posso dirle che io e Gigi siamo, entrambi, molto impegnati sui nostri fronti lavorativi. Ma abbiamo in comune una priorità assoluta: nostro figlio. Tutto quello che facciamo ruota intorno a lui. Capita spesso che io debba prendere un treno proprio quando Gigi torna a casa e viceversa. Uno va, l’altro viene. Ma per Andrea siamo sempre presenti, non lo lasciamo mai solo”.

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