Marylin Monroe incinta: spuntano le foto col pancino e il nome del padre del bambino

Tre foto che risalgono al luglio del 1960, tre foto rimaste segrete per anni fino alla recente pubblicazione da parte del Daily Mail. Tre foto che mostrano un’inedita Marylin Monroe (al secolo Norma Jeane Baker Mortenson) in versione futura mamma.

Un pancino appena accennato ma ben evidente che però non crebbe mai: poco dopo, Marylin ebbe un aborto spontaneo. Uno dei tanti per l’attrice: “Numerosi biografi hanno indagato sul reale numero di interruzioni di gravidanza avute dall’attrice – si legge su Wikipedia – il numero non è univoco, in quanto spesso ricorse a cliniche illegali, tuttavia, secondo Sarah Bartlett Churchwell, Monroe ebbe circa dodici aborti, mentre la stessa Marilyn disse di aver avuto quattordici interruzioni di gravidanza. Il notevole numero di questi interventi è in parte dovuto all’endometriosi di cui soffriva. Sicuramente, nel corso della sua vita ebbe una gravidanza ectopica, un aborto spontaneo e uno volontario“.

Ma c’è di più. Ai tempi l’attrice era sposata con Arthur Miller, ma pare che il bambino fosse frutto di un’avventura extraconiugale con l’attore Yves Montand conosciuto sul set di Facciamo l’amore (Let’s Make Love), diretto da George Cukor. Anche Montand era sposato, e pare che tra i due attori la relazione si interruppe proprio perché Montand si rifiutò di lasciare la moglie per Marylin. La Monroe comunque non confermò mai il flirt, forse anche perché in quel periodo non era l’unico (pare che la famosa relazione con J.F. Kennedy fosse già cominciata). Nel novembre del 1960, l’attrice divorziò.

A custodire questo prezioso materiale fotografico ci ha pensato per più di 50 anni la storica amica di Marylin, Frieda Hull. Alla morte della Hull i suoi beni, tra i quali appunto queste foto, sono finiti all’asta. Ad acquistare gli scatti il collezionista Tony Michaels: “Frieda era molto orgogliosa di avere questa serie di scatti e altrettanto orgogliosa di aver mantenuto il segreto fino al giorno della sua morte”.

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