GF VIP: quella di Marco Predolin non era una bestemmia (secondo la legge)

Marco Predolin è stato squalificato e cacciato dalla casa del Grande Fratello VIP per una bestemmia. O meglio, con la scusa di una bestemmia. Già perché i comportamenti inqualificabili assunti dal conduttore e le opinioni espresse durante il programma avevano fatto sì che la rete e i telespettatori stessero già da tempo chiedendo la sua eliminazione.

Evidentemente la produzione del Grande Fratello aveva bisogno di una valida motivazione e ha scelto quella della bestemmia.

In realtà però la frase incriminata (“Mannaggia alla M…”) non è propriamente una bestemmia, almeno secondo la legge italiana che fino al 1999 ha stabilito che bestemmiare fosse un reato sanzionabile. Poi la bestemmia è diventata solo un atto deprecabile, ma deve trattarsi di un’offesa a Dio o a una divinità. E nella religione cattolica la Madonna non è una divinità.

Insomma, formalmente Marco Predolin potrebbe anche rivalesi sulla decisione presa dalla produzione del GF VIP (a meno che nel regolamento del programma non sia specificato che valgono come bestemmie anche le offese alla Madonna). Ma forse gli conviene, per una volta, fare il signore e lasciar correre…

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