Titanic: “Ecco perché Jack doveva morire”, parla J. Cameron

A più di 20 anni dall’uscita della pellicola, ancora ci si chiede perché il mitico Jack, sopravvissuto a mille peripezie sul Titanic, sia dovuto morire in modo tanto “stupido” mentre la sua adorata Rose galleggiava su una porta che avrebbe tranquillamente potuto ospitare entrambi più un cane di grossa taglia.

Pur reputandola «molto sciocca», il regista di Titanic, James Cameron, ha finalmente deciso di rispondere a questa domanda.

«Certo, si è trattato di una scelta artistica: la porta era abbastanza grande da ospitare Kate Winslet, non da reggere il peso di entrambi» ha dichiarato piccato il regista alla versione americana di Vanity Fair. E in effetti lui la scena in cui Leonardo Di Caprio prova a salire insieme a Rose sulla porta galleggiante e questa rischia di ribaltarsi ce l’ha messa.

«Ad ogni modo», ha aggiunto, «il solo fatto che se ne continui a parlare dimostra quanto efficace sia stato Titanic nel rendere Jack accattivante al punto da portare il pubblico a soffrire per la sua morte. Se fosse vissuto, il film sarebbe stato privo di significato. Credo che Titanic parli di morte, di separazione. Jack doveva morire. Fosse stato per il freddo o per la caduta di una ciminiera, poco importa. Sarebbe andato giù. Si chiama arte: le cose accadono per motivi artistici, non per regole fisiche».

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