“Pompei non finisce mai di stupire”: la TAC rivela chi erano i due protagonisti dell’Abbraccio

Uno dei calchi più famosi ottenuti da due corpi emersi dalle rovine di Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. è quello che ritrae due figure semi abbracciate.

I due protagonisti dell’Abbraccio, scovati dall’archeologo Spinazzola agli inizi del Novecento, sono stati nuovamente analizzati e tramite il DNA e una serie di TAC è stato possibile scoprire che non si trattava di due donne, madre e figlia, come si è pensato fino a oggi, bensì di due uomini di circa 18 e 20 anni e non imparentati tra loro.

Pompei non finisce mai di stupire – ha dichiarato il direttore generale della Soprintendenza degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna – Si è sempre pensato che fosse un abbraccio tra donne, ma TAC e DNA hanno rivelato che sono uomini”.

A questo punto il famoso calco, che inizialmente sembrava rappresentare un uomo e una donna stretti in ultimo abbraccio dinnanzi alla morte, potrebbe tranquillamente riottenere il vecchio nome che gli era stato dato: Gli Amanti. Anche se, come spiega Osannam «non si può dire che i due personaggi fossero amanti. Ma considerata la loro posizione, si può ipotizzare. È difficile però averne la certezza».

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