Morgan VS Ermal Meta: lo scontro tra titani si fa social

«La bravura va premiata, quando vedi una giuria che premia la me**a non va bene» ha dichiarato Morgan, escluso da Sanremo 2018, in un’intervista concessa a Red Ronnie. «Cioè, il Sanremo di Baglioni lo vince Fabrizio Moro, che poi sta con Ermal Merdal. Cioè Meta, come Metadone» ha continuato il cantante. E quel gioco di parole sul nome non è affatto piaciuto al diretto interessato, che ha deciso di ribattere via Twitter: «Caro Morgan, spero tu sia orgoglioso dell’uomo che sei. Io di me lo sono, anche se tu mi definisci Merdal o Metadone. Io però non capisco perché non sono esperto di nessuna delle due cose».

Il riferimento alla “passione” di Morgan per le droghe è abbastanza evidente, anche se Morgan finge di non capire e controbatte via Twitter: «Brillante replica quella di Ermal Meta devo dire. Non capisco però come faccia a non intendersi di merda però visto che è un essere umano e in quanto tale la gestisce quotidianamente. Inoltre andrà a Sanremo con Fabrizio Moro». A questo punto Ermal Meta cerca di smorzare gli animi, facedo quasi un complimento al collega: «Che tristezza Marco. Il primo viaggio che ho fatto appena ho preso la patente era per venire a un tuo concerto. Che amarezza. Basta con queste cazzate, non sperperare il tuo immenso patrimonio musicale. Pubblica un disco e lasciaci tutti senza parole, io almeno ti aspetto ancora».

Ritrovatosi di nuovo nella parte del torto, Morgan a questo punto sceglie Facebook per spiegarsi meglio: «È vero Ermal Meta, su questo ti do ragione, sono sciocchezze. Le tue parole sono politically very correct, denotano una postura dinnanzi alla quale risulta offensivo ogni tentativo di entrare nel merito. Sai cosa ti dico? Scusami se mi ero lasciato andare ad un gioco di parole allusivo sul tuo nome, in fondo non si trattava di altro che di una semplice “frecciatina”, alla quale avendo reagito con sdegno anziché autoironia ho dovuto replicare in modo serioso per spiegare dettagliatamente il motivo per cui avevo fatto quel gioco di parole. Del resto come insegna Landolfi i giochi di parole son cose serie. Io con toni pacati ti dico solo che mi sei stato ostile e ti ho spiegato quando e come, e se fui deluso è solo perché ti credevo mio complice. Più di questo non so che dire. Se vuoi andare avanti a far finta di non sentire e non vuoi entrare nel merito e magari anche in sede privata dirmi che ti dispiace, io rispetto, non sei certo obbligato a farlo. Tutto il resto è frutto di impulsi bassi e hai ragione, sono cazzate.
Mi scuso per il comportamento verbale strafottente che ho avuto ma non ho fatto altro che rispondere con una cazzata ironica ad una cosa che non è proprio una cazzata anzi è piuttosto grave, e mi riferisco alla slealtà e all’ostilità ricevute. A me piace Battiato, e l’avrei non solo difeso se fosse stato attaccato ma mi sarei sacrificato per far sì che venisse rispettato, perché per me nulla è più sacro del mio Maestro.
In fondo chiede riso chi è deriso. Chi è deriso, chiede riso…? Chi è De Riso? Chi è deriso. Chiede riso chiede riso. Chi è deriso, chi è deriso..
».

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