Bimby: la denuncia dei consumatori

Chi ha un Bimby, il famoso robot da cucina prodotto dalla Vorwerk (per intenderci, la stessa azienda tedesca che produce il mitico Folletto), deve sperare che non si rompa mai. Già perché, come rilevato da una ricerca del magazine 60 Millions des consommateurs, edito dall’Istituto nazionale del consumo francese, i costi di riparazione fuori garanzia sono talmente alti da indurre molti acquirenti a rinunciare a riparare il loro robot. E parliamo di un elettrodomestico il cui ultimo modello, il TM5, costa 1.169 euro. Il magazine francese riporta diverse lamentele di utenti che si sono ritrovati a dover sborsare dai 250 ai 475 euro per riparazioni e ricambi. Una cliente d’oltralpe, tale Maryline, ha addirittura mostrato una fattura record di 528,98 euro – quasi la metà del prezzo del nuovo – per la sostituzione di alcune parti guaste del suo Bimby (pannello di controllo, il motore, i coltelli, guarnizioni e basse) comprato sei anni prima.

Secondo un test realizzato da 60 Millions de consommateurs sull’affidabilità e la resistenza degli elettrodomestici, il Bimby viene battuto da altri sei marchi di robot multifunzione in quanto a frequenza di problemi tecnici con un tasso di affidabilità del Bimby pari all’87%, quando tutti gli altri brand offrono oltre il 90%. Le proteste in rete, dunque, si stanno via via intensificando: i consumatori si aspettano più resistenza e durata da un elettrodomestico talmente caro da essere spesso acquistato a rate. E soprattutto si aspettano un servizio post vendita più efficiente da un’azienda che si auto-definisce “sinonimo di massima qualità e innovazione”, e che annovera tra i suoi valori la “vicinanza alle persone”.

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