La nostra umanità è morta con Alfie Evans

Il piccolo Alfie Evans non ce l’ha fatta. Dopo aver respirato per cinque giorni da solo, contrariamente a ciò che asserivano i medici, Alfie ha lasciato i suoi genitori. Nelle ultime ore, la battaglia legale si era intensificata, per permettere ai genitori di portare almeno il bambino a casa.

La vicenda del bambino speciale che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso

Dopo aver perso in tribunale, il giudice aveva stabilito che Alfie Evans non sarebbe potuto andare in Italia, nonostante l’Italia avesse concesso al bambino la cittadinanza italiana. Questa faccenda ha toccato il cuore di tutti, meno di chi, forse, avrebbe dovuto permettere ai genitori di lottare un’ultima volta per lui.

Ma perché siamo arrivati a questo punto? Tutto comincia quando ad Alfie viene diagnosticata una malattia neurologica e degenerativa. Questa malattia, di cui tutt’oggi si conosce ben poco, ha terrorizzato i medici, che non sapeva come prendersi cura del bambino.

La nostra umanità è morta con Alfie Evans
La nostra umanità è morta con Alfie Evans

La malatta degenerativa implica che il cervello, un giorno, non sarà più in grado di rispondere correttamente agli stimoli. In sostanza, Alfie sarebbe diventato un vegetale. Ma le cose non cambiano: l’Italia si offre di dare un aiuto concreto al piccolo, quantomeno per prendere un po’ di tempo e decidere come muoversi nel migliore dei modi.

Alfie è deceduto stanotte

I genitori di Alfie, molto giovani, non hanno mai smesso neanche un minuto di lottare per lui.

«Il nostro bambino ha aperto le ali stanotte alle 2.30. Abbiamo il cuore spezzato. Grazie a tutti per il vostro sostegno», questo è stato il messaggio della madre. Il padre, invece, aveva scritto: «Il mio gladiatore ha posato lo scudo e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene, ragazzo mio».

I giudici hanno deciso per i genitori, come se fossero due persone estranee alla faccenda, estranee persino al frutto del loro amore. I giudici hanno deciso che Alfie non doveva più lottare, non doveva più vivere. Il testamento biologico è un diritto di tutti, ma un bambino tanto piccolo, dalla forza immensa, con due genitori splendidi, che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio, ecco, come poteva decidere per se stesso?

Alfie non poteva sapere a cosa sarebbe andato incontro. Oggi, la nostra umanità è morta con lui.

Perdonaci, Alfie.

Impostazioni privacy