Il lavoro più bello del mondo è questo qui: l’assaggiatore di Nutella. Già, a quanto pare, potrebbe essere veramente la svolta per chi ha sempre sognato di fare questo mestiere. La Ferrero, eccellenza culinaria italiana e madre del brand tricolore più esportato al mondo, la Nutella, ci stupisce ancora una volta. Questa volta, non lo fa attraverso una nuova scoperta che delizia i nostri palati, ma lo fa andando oltre ogni immaginazione. Sì, perché la Nutella cerca novanta nuovi… assaggiatori. L’azienda con sede ad Alba spiazza tutti e si trasforma in Fabbrica di Cioccolato. E ci invita alla visita con tanto di Willi Wonka e di Umpa Lumpa. Ferrero infatti è alla ricerca di novanta testers, che possano firmare un vero e proprio contratto lavorativo con l’azienda ed esserne assunti.
Assaggiatori di Nutella: cosa dovrebbero fare?
Il compito dei novelli lavoratori sarebbe semplicente quello di assaggiare i nuovi prodotti e di darne una valutazione, propeduetica alla realizzazione della ricercatissima forma finale del prodotto più amato dagli italiani. E, i requisiti, come si legge dall’annuncio pubblicato su Openjobmetis, sono ben precisi: “Si ricerca per importante azienda alimentare, 90 giudici sensoriali – assaggiatori/trici di semilavorati dolciari. È richiesta abitudine all’utilizzo del computer. Assenza di allergie legate a prodotti di questo genere. Oppure di patologie/abitudini che possano influenzare le capacità sensoriali coinvolte (gusto, olfatto e la vista nella distinzione dei colori). È richiesta disponibilità part time, 2 giorni alla settimana, 2 ore per giorno (mattina o pomeriggio). Si offre corso di formazione che avrà l’obiettivo di educare il senso dell’olfatto e del gusto. Nonché a migliorare la capacità di esprimere a parole ciò che si percepirà con gli assaggi dei prodotti semilavorati e contratto di somministrazione duraturo”. Dopo la prima selezione, che sceglierà novanta candidati, soltanto quaranta di loro saranno assunti definitivamente e potranno raccontare che mangiare Nutella arricchendosi non è più un utopico capriccio dei più pigri, ma realtà effettiva.