“Sulla mia pelle”, il film su Stefano Cucchi tra le polemiche: stop alla produzione?

Sarà oggi al cinema il film “Sulla mia pelle”. La storia di Stefano Cucchi, ragazzo rimasto ucciso in un episodio tutt’oggi ancora poco chiaro. E’ prenotabile il biglietto per guardarlo in sala oppure su Netflix.

 

“Sulla mia pelle”: il film che racconta gli ultimi giorni di Stefano Cucchi

Tantissima attesa per “Sulla mia pelle”. Il film racconterà gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi. E’ un film diretto da Alessio Cremonini ed ha già toccato il cuore di migliaia di italiani che non aspettano altro che guardarlo. Un film profondo, toccante, crudo. Ha dato inaugurazione alla sezione Orizzonti del Festival di Venezia che premia i nuovi nomi emergenti del mondo del cinema. La tragica morte di Stefano Cucchi viene raccontata in Sulla mia pelle. Esattamente, quei giorni, quei 7 giorni che precedono la morte: ovvero, precisamente, il 22 ottobre 2009 quando il giovane Stefano Cucchi, geometra di 31 anni, muore dopo sei giorni di arresto per detenzione di stupefacenti.

Sarà Alessandro Borghi, attore che abbiamo già visto in Suburra, ad interpretare il giovane Cucchi negli ultimi giorni di vita. L’attesa per questo film è tantissima. Ciò testimonia la sete di verità degli italiani. Verità, più che giustizia, forse. Nel film c’è anche una parte che in tanti già conoscono: quella in cui Stefano Cucchi si dichiara innocente per lo spaccio in Tribunale. E’ impressionante vedere con quanta maestria, Alessandro Borghi, riesca ad interpretare in maniera così esemplare le esternazioni di Cucchi. Sembrano essere la stessa persona. In tanti conoscevano Stefano, il ragazzo di buona famiglia che lavorava con suo papà prima del tragico evento. In tanti l’hanno conosciuto proprio in quel lasso di tempo, quei 7 giorni prima della morte. Infatti, dal momento dell’arresto a quello della sua morte, Cucchi viene a contatto con 140 persone tra carabinieri, giudici, agenti di polizia penitenziaria, medici, infermieri, ma in pochissimi hanno intuito cosa si nascondeva dietro quei lividi.

Sulla mia pelle: si scatenano le polemiche

Ci sono delle scena, apparse nel trailer, che toccano il cuore. E scatenano l’indignazione, sì, l’indignazione di chi vorrebbe saperne di più. Capirne di più. Perché non si può morire così. La pellicola, distribuita da Lucky red, sarà accessibile già da oggi su Netflix. E’ la prima volta che un film esce prima su Netflix e poi al cinema, nel nostro paese. Questo sta generando violazioni sul diritto d’autore e relative polemiche. Nei giorni scorsi il collettivo de La Sapienza ha annunciato la proiezione nel cortile dell’Università del film. La casa di distribuzione ha chiesto l’interruzione della promozione. E, in effetti, il web è pieno di link che ti fanno accedere alla proiezione del film. Proiezione che, ribadiamo, è totalmente illegale.

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