Facebook nella bufera: pesanti accuse del New York Times a Zuckerberg

Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg: le accuse del New York Times al CEO di Facebook

Accuse pesanti all’azienda fondata da Mark Zuckerberg: secondo il New York Times ha occultato le prove
Tutto è iniziato nel 2016: la campagna elettorale di Trump ha appassionato il pubblico americano e non solo. La vittoria alle primarie ha di fatto posto Donald Trump alla Casa Bainca. Ma le voci insistenti sulla sua vittoria da allora non hanno mai smesso di far discutere. Il New York Times ha parlato del Russia-gate, lo scandalo scaturito dai rapporti che l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America avrebbe intrattenuto con il Presidente russo Vladimir Putin durante le elezioni. Dopo la vittoria del magnate sulla candidata democratica Hilary Clinton, l’FBI ha iniziato ad indagare.

Nella bufera politica post-primarie Facebook ha avuto, secondo il New York Times, la sua parte di colpa. Sotto accusa i due fondatori, Mark Zuckerberg e Sheryl Sandberg: loro non avrebbero affrontato il problema dello scandalo russo volutamente. Entrambi in quel periodo si sarebbero dedicati a progetti personali, tralasciando la questione politica dell’influenza russa nelle elezioni e cercando infine di occultare il problema. Anche quando i dirigenti di Facebook hanno ipotizzato che Trump avesse sfruttato il servizio di Facebook per i suoi scopi politici, il CEO non è intervenuto nella questione.

Se vuoi essere sempre informato sulle notizie di attualità CLICCA QUI.

LEGGI ANCHE:–> Facebook nei guai: in pericolo la sicurezza di 50 milioni di account

Nuove accuse del New York Times: Facebook ha organizzato una condotta anti-Soros

Non solo Zuckerberg è stato accusato di aver cercato di “insabbiare” i problemi legati al suo coinvolgimento nella questione delle elezioni americane. E avrebbe addirittura attuato una politica contro il magnate ebreo George Soros. Quest’ultimo non ha mai nascosto le sue antipatie sia per Facebook sia per Google: dunque la volontà di Zuckerberg sarebbe stata quella di screditare tutte le opinioni che marciavano contro l’azienda, in primis quelle di Soros.

Il CEO di Facebook si è giustificato ammettendo che in quel periodo l’azienda era impegnata a risolvere ben altri problemi. Quindi se la questione russa era passata in secondo piano era perché si stava cercando di risolvere i problemi legati alla privacy sui dati dei suoi utenti. Nel contempo però pare che la Sandberg muovesse una campagna anti-haters di Facebook. In che modo? Utilizzando la Definers Public Affairs, un’azienda specializzata nelle relazioni istituzionali e nelle attività di lobbyng e comunicazione, che avrebbe guidato una mozione contro altre aziende tecnologiche. E avrebbe accusato in prima persona George Soros di essere a capo dei detrattori. Altre voci hanno inoltre dichiarato che Zuckerberg avrebbe costretto i suoi dipendenti ad acquistare solo smartphone e prodotti con sistema operativo Android, proprio per affondare la Apple.

Impostazioni privacy