Carta di credito: la decisione dell’Antitrust che tutela i consumatori

Antitrust a tutela del consumatore
L’Antitrust interviene contro il prezzo maggiorato per chi paga con carta di credito o bancomat

Grandi novità per i clienti che pagano con la carta di credito. La decisione dell’Antitrust li tutela dal sovrapprezzo
Una buona notizia per tutti coloro che fanno acquisti usando la propria carta di credito. Finalmente non ci saranno spese ulteriori per tutti i clienti che acquisteranno prodotti attraverso bancomat o carta di credito. Spesso ci sarà capitato di pagare un prodotto a un prezzo maggiorato di quasi un euro rispetto a quello originale. Ciò difficilmente capita nei grandi magazzini o negli store, ma è più frequente nei piccoli punti vendita. La tutela per il consumatore è andata incontro a tutti quei clienti che erano costretti a pagare questa “tassa aggiuntiva”. La decisione di “punire” coloro che approfittavano della situazione si rifà al D.L. 218 del 15 dicembre 2017. La direttiva chiarisce che chiedere il sovrapprezzo è reato, poiché contravviene all’art. 62 del Codice del Consumo. Tutti i titolari di attività commerciali, dai più piccoli a quelli più grandi, devono astenersi dal maggiorare i prezzi. Coloro che vorranno utilizzare la propria carta elettronica avranno il diritto di pagare quanto gli altri clienti che acquistano in contanti.

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Antitrust: gli altri casi in cui la Legge è intervenuta a tutela del consumatore

Non è certo la prima volta che l’Antitrust ha risposto alle denunce dei consumatori per la stessa problematica. Già in passato i clienti che acquistavano biglietti aerei sui siti delle compagnie di volo hanno visto aumentare il prezzo del loro ticket viaggio perché sceglievano di effettuare il pagamento con carta di credito. E non ci si riferisce solo agli acquisti online. Anche a consumatori che si recavano in alcune agenzie di viaggio è capitato di dover pagare più dell’importo dovuto perché avevano preferito pagare con carta. Da quelle denunce hanno preso il via delle indagini su altri esercizi commerciali o attività che si occupavano dello smistamento di gas ed energia elettrica. Una volta individuati i colpevoli dei raggiri, essi sono stati immediatamente multati. Di certo è più difficile che si ripeta una situazione simile, ma in caso contrario la prima cosa da fare è denunciare.

F. Ciardi

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