Sandro Ruotolo, la scorta per il giornalista non sarà più revocata

Sandro Ruotolo scorta
Sandro Ruotolo, giornalista: la scorta non sarà revocata. Fonte foto: Facebook

Sandro Ruotolo, la scorta per il giornalista non sarà più revocata
Arriva una meravigliosa notizia per quanto riguarda Sandro Ruotolo e la sua scorta: non sarà revocata. Il giornalista potrà continuare a svolgere il proprio lavoro protetto dalle forze dell’ordine. Nella mattina del 5 febbraio 2019 è stato Paolo Borrometi, cronista siciliano sotto scorta anche lui, a dare l’annuncio: “L’ho sentito pochi minuti fa e mi ha detto che è stata rivista la decisione di togliere la scorta”.

Sandro Ruotolo era sotto scorta dal 2015: da quando gli erano pervenute ripetute minacce dal boss della camorra, Michele Zagaria. Insomma, vivere sotto scorta non è sicuramente una sciocchezza. In diverse testimonianze rilasciate da Roberto Saviano, ascoltiamo che è difficile anche organizzarsi per andare a prendere un gelato. Si perde la normalità, ecco. Eppure, giornalisti e scrittori che trattano argomenti come mafia, camorra, criminalità, ne hanno bisogno.

Per essere sempre aggiornato in tempo reale sulle news riguardanti il vicepremier Matteo Salvini allora CLICCA QUI

Sandro Ruotolo, chi è il giornalista a cui volevano revocare la scorta

Sandro Ruotolo ha 63 anni. L’abbiamo visto in televisione per lavorare con Michele Santoro in diversi programmi d’approfondimento. Nel 2009 intervista Massimo Ciancimino. Nello stesso periodo conduceva una maxi inchiesta sui rapporti Stato-mafia, ed è lì che riceve una lettera minatoria con chiare minacce di morte. Poi arrivarono le minacce di Michele Zagaria, boss della camorra facente parte del clan dei Casalesi. Egemone famiglia camorristica che opera nella zona del casertano, a Casal di Principe. Ruotolo si è occupato della questione rifiuti per quanto riguarda i casalesi. Ormai, grazie alle sue inchieste, in tanti conoscono ciò che è accaduto nelle terre del casertano e non solo. Sversamenti di rifiuti industriali hanno rovinato per sempre le falde acquifere e la gente di quelle parti continua a morire di tumore. Tra le sue ultime inchieste, Ruotolo ha lavorato anche alla strage di Bologna ed alla P2 di Licio Gelli. Un giornalista che ha sempre cercato la verità anche in questioni molto, ma molto delicate. E che continuerà a farlo grazie alla scorta ed al lavoro delle forze dell’ordine.

Impostazioni privacy