Roberto, ragazzo autistico, apre la sua edicola a Napoli: sui cartelli un avviso per i clienti

Edicola Roberto Napoli
Gli avvisi affissi nell’edicola di Roberto, ragazzo autistico di Napoli. (Fonte: Il Mattino)

Roberto, ragazzo autistico, apre la sua edicola a Napoli: sui cartelli un avviso per i clienti
E’ una storia che nasce in quartiere di Napoli, Soccavo, in cui c’è spunta un’edicola particolare. Una storia che ha commosso tutti perché l’edicolante, in questo caso, è un ragazzo affetto d’autismo. Ma non è di certo uno di quelli che si abbatte. Anzi, è un ragazzo che ce la mette tutta. Da poco più di un mese si è sbracciato le maniche ed ha messo su quest’edicola. Vuole lavorare e rendersi utile. I genitori gli sono accanto. Non lo lasciano mai. Così, d’accordo con i medici che lo seguono, hanno esposto davanti all’edicola due avvisi. Degli avvisi che riescono a rendere più semplice il lavoro di Roberto. Il motivo?

Roberto e la sua edicola a Soccavo: il racconto dei genitori

Roberto è cambiato. Sì, è cambiato dopo i primi 18 mesi di vita quando i genitori gli hanno fatto fare la vaccinazione trivalente: “Abbiamo notato il cambiamento di Roberto intono ai 18 mesi, dopo aver fatto la vaccinazione trivalente. A seguito della vaccinazione ha avuto febbre alta per qualche giorno e poi si è spento. I vaccini sono importanti, non siamo contro le vaccinazioni, però crediamo che la somministrazione di più vaccini in un’unica soluzione possa, in soggetti geneticamente predisposti, agire come causa scatenante e palesare una situazione fino a quel momento dormiente. Di certo c’è che Roberto dopo la trivalente è cambiato, ma capire quale sia la reale causa poco importa ai fini pratici”.

Roberto è un ragazzo autistico ed ha 20 anni. Tutta una vita davanti. Una vita in cui vuole fare la sua parte e di sicuro non vuole mettersi lì, in un angolo, a guardarla trascorrere. Certo, ha bisogno d’aiuto, soprattutto in questa nuova avventura. Così, i genitori gli hanno scritto dei cartelli che hanno affisso proprio nell’edicola, in modo che tutti i clienti possano vederli: “Buongiorno, mi chiamo Roberto e sono il vostro giornalaio. Ho l’autismo, vi chiedo di essere pazienti e di darmi un po’ di tempo. Impareremo a conoscerci e questo mi aiuterà a servirvi meglio. Grazie mille”.

 

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