Infarto e Ictus: esiste un alimento che li tiene particolarmente alla larga

Infarto e Ictus
Salmone (By Getty Images)

Il comitato di ricerca dell’American Heart Association ha dimostrato che consumare due porzioni di pesce grasso protegge da gravi patologie cardiovascolari.
Per diminuire il rischio di infarto o ictus esistono numerosi metodi naturali che possono aiutare le persone che potrebbero incorrere in queste patologie. Innanzitutto va detto che per difendersi da infarto o ictus è cosa buona e giusta rispettare alcune regole basilari per stare al passo con uno stile di vita sano ed equilibrato. Diventa importante quindi essere attivi fisicamente, evitare gli eccessi di cibi contenenti molti grassi, ridurre l’assunzione di alcool e nel caso in cui si fosse tabagisti, eliminare completamente l’uso delle sigarette. Ci sono alcuni cibi però che ci aiutano a ridurre drasticamente il rischio di infarto e ictus: esiste una specie di pesce che li tiene particolarmente alla larga infatti.

Infarto e Ictus: esiste un alimento che li tiene particolarmente alla larga

Secondo un recente studio legato al cibo e a come certi tipi di alimenti siano una vera e propria medicina naturale, consumare due porzioni di pesce grasso a settimana aiuta il corpo umano a proteggersi da gravi patologie cardiovascolari come infarto, ictus, arresto cardiaco e insufficienza cardiaca. A dimostrarlo sono stati gli studiosi del comitato di ricerca dell’autorevolissimo American Heart Association, ovvero i membri di una delle organizzazioni senza scopo di lucro che ormai da oltre 100 anni si batte nella lotta per la riduzione drastica di morti legate a questo tipo di malattie molto diffuse soprattutto nelle società occidentali. Non a caso infatti, malattie come infarto o ictus, rappresentano la prima causa di morte nei Paesi dell’occidente.

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Gli studiosi dell’American Heart Association inoltre, stimano in maniera scientifica che il numero perfetto di porzioni di pesce da consumare ogni anno sia  pari a 104, ognuna dal peso di circa 100 grammi. Ma quali pesci bisogna mangiare? Le specie maggiormente raccomandate dagli importantissimi studiosi dell’AHA sono quelle ricche di grassi come il salmone (affumicato o meno), il tonno, la trota di lago, lo sgombro, le aringhe e le sardine.

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