Ermal Meta a Domenica In: “Ecco cosa successe dopo il mio sbarco in Italia”

Ermal Meta a Domenica In: "Ecco cosa successe dopo il mio sbarco in Italia"
Ermal Meta a Domenica In: “Ecco cosa successe dopo il mio sbarco in Italia”

Ermal Meta è poco fa è stato ospite di Mara Venier al programma Domenica In, in onda, come di consueto ogni domenica pomeriggio su Rai Uno.
Ermal Meta è uno degli artisti musicali che negli ultimi anni ha affascinato di più il pubblico italiano. Vincitore del Festival di Sanremo 2018 insieme a Fabrizio Moro con il brano Non mi avete fanno niente, si è raccontato poco fa in diretta televisiva con Mara Venier. Mara sin da subito appare molto contenta del suo ospite che, stranamente, ammette di non avere mai incontrato prima. L’intervista al cantautore albanese è stata molto intima. Ermal infatti ha raccontato se stesso senza filtri messo a suo agio dalla bravissima Mara. Uno dei punti più interessanti dell’intervista è stato quello legato al racconto dell’infanzia di Ermal, di quando, a 13 anni sbarcò dall’Albania sulle coste della Puglia.

Per essere aggiornato in tempo reale sul programma tv di Mara Venier, Domenica In, allora CLICCA QUI

Ermal Meta a Domenica In: ecco cosa successe dopo il suo sbarco in Italia

Prima ancora di raccontare il suo arrivo in Italia, Ermal ricorda un momento molto toccante di un suo concerto. Si tratta di una esibizione con Giuseppe, un bambino di appena otto anni che ha duettato con lui ad un suo live. Il video dell’esibizione, che alcuni mesi fa divenne virale sul web, è stato fatto mandare in onda dalla Venier. Ermal commosso commenta: “La canzone dice che ‘il mondo si rialza col sorriso di un bambino’. Io in quel momento ero commosso e non riuscivo a cantare perché ho realzizzato che davanti a me il mondo si stava rialzando con il sorriso di un bambino che, in quel caso era proprio Giuseppe”. Subito dopo Ermal racconta della sua infanzia e di come la passione per la musica la abbia accompagnata: “Ero un bambino particolare, ero una sorta di soldato, mi davo dei compiti da solo me li imponevo perché sapevo che per fare il musicista, per coltivare questa passione, sarebbero serviti un buon allenamento e una buona dose di pazienza”. Da qui racconta del suo arrivo in Italia dall’Albania a soli 13 anni e sottolinea di non aver avuto alcun problema di discriminazione all’epoca: “Non ho avuto nessun problema, mi sono inserito immediatamente, i bambini non conoscono i confini che conoscono gli adulti”.

Impostazioni privacy