Monica Cirinnà, Pomeriggio 5, Barbara D’Urso parla delle coppie di fatto e dell’unione civile.
La Senatrice del Pd, Monica Cirinnà è ospita a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso e si parla della famosa Legge Cirinnà sulle unioni civili. Dopo l’ospitata con Matteo Salvini e Luigi Di Maio, arriva nel salotto di Barbara la senatrice che comincia subito spiegando il suo cartello alla manifestazione alla Festa delle Donne: “Sul cartello c’era scritto Dio, Patria, Famiglia: che vita di m***a. Era un cartello in mano a quelle ragazze che hanno organizzato la manifestazione dell’8 marzo a Roma. Mi hanno chiesto di fare una foto e ho accettato, quel cartello non l’ho fatto io, ma ci stava. Una come ma, Dio Patria e Famiglia non è un mio motto, si poteva non scrivere “vita di m***a” ma in un contesto così ci sta”.
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Pomeriggio 5, Unioni Civili, Monica Cirinnà
Si passa poi a parlare del matrimonio civile: “Finalmente abbiamo l’equiparazione tra il matrimonio civile l’unione civile che permette a due uomini o due donne che si amano di essere famiglia, lo Stato deve riconoscere con pari dignità le famiglie. Nella mia legge c’è anche spazio per i conviventi di fatto”. “Dov’è lo scandalo – ironizza Barbara D’Urso – Tu sai che io sono schierata in questo senso, il 29 marzo a Verona ci sarà il congresso mondiale per la famiglia, io rispetto tutti e tutto, ma a me piacerebbe che nel congresso della famiglia si ampliasse il concetto alle famiglie dove c’è l’amore e si dovrebbe parlare di tutte le famiglie”. La Cirinnà concorda: “Non sarà così, la Chiesa non partecipa a questo congresso perché pur condividendo alcuni contenuti probabilmente non ne condividono i metodi come la presentazione del libro “Sposati e sii sottomessa”, in un momento politico come questo è una cosa assurda. Le donne sono uccise, picchiate, io credo che questi segnali diano delle inquietanti versioni di peggioramento”.
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