Amici di Maria De Filippi, lacrime per Rudy Zerbi: il toccante retroscena

rudy zerbi
Amici di Maria De Filippi, lacrime per Rudy Zerbi: il toccante retroscena

Amici di Maria De Filippi, lacrime per Rudy Zerbi: il toccante retroscena.
Il professore di Amici si commuove durante un’esibizione dei bianchi.
L’edizione di Amici 18 è partita sabato 30 marzo 2019 e subito ha regalato momenti toccanti ed emozionanti per il pubblico e non solo.
Tra le novità di quest’anno, c’è il ritorno di Giuliano Peparini, il coreografo che si era preso un anno di pausa dal programma per dedicarsi ad altri progetti. Ed è stata proprio la sua coreografia a generare forte emozioni. Interpretato da Umberto e anticipata da una scena del film “Wonder”, con Owen Wilson, il quadro di Peparini inscena il rapporto tra padre e figlio, sulle note di “La Cura” di Franco Battiato.
L’insegnante della scuola di Amici, Rudi Zerbi, non è riuscito ad evitare l’occhio delle telecamere durante l’esibizione dell’allievo della squadra bianca, cedendo alle lacrime. Cosa notata anche da Maria De Filippi, che non ha mancato di sottolinearlo a esibizione conclusa. La motivazione si nasconde dietro un particolare retroscena di Rudy Zerbi.

Amici di Maria De Filippi, lacrime per Rudy Zerbi

Il tema sul rapporto padre-figlio tocca particolarmente la sensibilità di Rudy Zerbi, vista la triste vicenda delle difficoltà avute da sua moglie al momento del parto.
Queste le parole pronunciate da Zerbi anni fa, nella prima intervista in cui decise di raccontare quei giorni difficili:
Al settimo mese di gravidanza la mia compagna, Maria, ha avuto un distacco totale della placenta mentre era a casa da sola. Io ero in studio, con il telefono staccato. Gli assistenti hanno cominciato a farmi cenno di uscire, ma io dicevo: un attimo, abbiamo quasi finito. È dovuto venire il produttore a prendermi per un braccio. Quando sono arrivato all’ospedale le infermiere piangevano: stavano morendo sia Maria sia Leo. L’hanno fatto nascere in corridoio ma, una volta nato, aveva bisogno di cure speciali e solo pochi ospedali a Roma hanno le incubatrici per i prematuri gravi, e quel giorno erano tutte piene. Così ci hanno mandati al Casilino, un ospedale di periferia. Lì mi sono reso conto che, nell’emergenza, chi fa la differenza sono proprio gli infermieri, gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, che lavora, condivide e piange con te. I bambini che salvano diventano i loro figli, ti chiamano quando torni a casa, ti chiedono di mandare le foto, organizzano una festa all’anno per incontrare di nuovo i bambini salvati. Lì vedi la verità
Una triste e difficile vicenda, conclusasi, per fortuna, positivamente.

  • Per non perderti nessun aggiornamento sulla trasmissione Amici di Maria De Filippi, sugli allievi e gli insegnanti, clicca qui!
Impostazioni privacy