Fiction “L’Amore Strappato”: l’incredibile storia vera della bambina rapita dalla giustizia

Fiction "L'Amore Strappato": l'incredibile storia vera della bambina rapita dalla giustizia
Fiction “L’Amore Strappato”, l’incredibile storia vera della bambina rapita dalla giustizia in onda da domenica 31 marzo su Canale 5

Fiction “L’Amore Strappato”: l’incredibile storia vera della bambina rapita dalla giustizia.
Ieri sera, domenica 31 marzo, è andata in onda su Canale 5 la prima puntata della fiction L’amore Strappato. Il prodotto televisivo è stato diretto da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, mentre ha come attori principali Sabrina Ferilli ed Enzo Decaro. Questa miniserie tv è ispirata al libro intitolato Rapita dalla giustizia che racconta la storia vera di Angela Lucanto. Una giovane che, a 7 anni, venne portata via dalla alla sua famiglia e rinchiusa in un orfanotrofio, perché si pensava che il padre aveva abusato di lei e sua cugina. Successivamente poi si scoprirà che queste accuse erano infondate e non c’era nulla di vero.

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L’Amore Strappato, ecco la storia vera che ha ispirato la fiction di Canale 5

Il personaggio della protagonista Arianna è interpretato da Elena Minichiello e Francesca Di Maggio. La prima interpreta la protagonista della storia da bambina, mentre la seconda subentra quando la protagonista cresce ed è oramai una ragazza. Ma qual è la storia vera che ha ispirato questa fiction? Eccovi serviti: tutto ha inizio nel novembre del 1995. Quella mattina, come di consueto, Angela era andata a scuola, sembrava una giornata come le altre, ma poi, in un attimo, a 7 anni appena, la sua vita cambiò. Entrarono in classe due carabinieri che si diressero verso la piccola Angela e, senza molte spiegazioni, la portarono con forza in un istituto a Milano. Nel frattempo, i genitori di Angela, mamma Raffaella e papà Salvatore, non seppero nulla e andarono a prendere normalmente la figlia alla fermata dell’autobus all’uscita di scuola. La disperazione fu immensa quando scoprirono che la piccola non c’era. Il motivo di tutto ciò fu presto spiegato: a far nascere questa storia fu la cugina di Angela, che all’epoca aveva 14 anni. La ragazza aveva disturbi mentali e si inventò di essere stata molestata da alcuni parenti, tra cui anche lo zio Salvatore. Nella sua storia disse che anche Angela era stata violentata dal padre e tanto bastò per far succedere tutto quello che poi è accaduto. La piccola Angela venne circondata così da persone che volevano far ammettere lei di aver subito gli abusi. La bambina però non si piegò mai, perché, in fin dei conti, questi abusi non c’erano mai stati. Una cosa però trasse in inganno gli inquirenti e fece arrestare con accusa di molesti su minori il padre Salvatore. Questo è spiegato nelle parole della madre di Angela in un’intervista: “Una delle zelanti psicologhe che collaboravano con il pm con il compito di ‘far parlare’ la bambina, le chiese di disegnare un fantasmino e lei lo fece. Fu interpretato come simbolo fallico e mio marito il 26 gennaio 1996 alle 5 del mattino fu trascinato a San Vittore. Non capivamo cosa stesse accadendo, eravamo certi che in poche ore l’equivoco si sarebbe chiarito, invece restò in cella due anni e mezzo”.

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L’Amore Strappato, dopo 10 anni di incubo ecco cosa succede alla piccola Angela

Passarono gli anni, e si arriva al 2005. Qui ci fu la svolta. Salvatore e Raffaella scoprirono, grazie ad un documento, che la figlia Angela era al mare ad Alassio insieme alla famiglia a cui era stata affidata la giovane. Così i genitori di Angela cercarono in lungo e in largo sulle spiagge la loro figli, fin quando non la riconobbero. Inizialmente furono tentati di andarle incontro, ma resistettero per paura di allontanarla. Così, aspettarono il momento giusto e fecero si che Francesco, il fratello, la avvicinasse. Ed ecco cosa raccontò la mamma di Angela in una intervista a riguardo: “Suo fratello Francesco le ha rivolto la parola per la prima volta: temevamo non ci volesse più, invece ci aspettava da sempre. Appena entrata in casa è andata dritta a cercare le sue cose. Angela aveva 17 anni ed era adottata, le era vietato incontrarci e i magistrati le hanno fatto la guerra, ma appena ne ha compiuti 18 è tornata da noi”.

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