Alcuni studi confermano che correre una maratona è traumatico per il corpo quanto un intervento al cuore.
La maratona è una specialità dell’atletica leggera: è una corsa sulla distanza, sono tantissime le gare che si fanno. Molte volte chi ci partecipa la prende come una sfida con sé stessi per cercare di superare i propri limiti. Ci si prepara fisicamente e mentalmente in maniera molto seria. C’è uno studio condotto da un ricercatore di Yale che attesta che partecipare alla maratona può comportare ad alcuni problemi fisici, oltre che un forte stress. Scopriamo i dettagli.
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Correre una maratona: ecco a cosa è esposto chi vi partecipa
Il nefrologo e ricercatore dell’Università di Yale, Chirag Parikh, ha studiato, insieme ad un team, lo stress fisico a cui è sottoposto chi decide di correre una maratona. Lo studio ha rilevato che lo sforzo prolungato può avere effetti sulla funzione renale, nonostante i ritmi abituali siano poi ripristinati due giorni dopo aver corso.
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La ricerca è stata compiuta su un campione di ventidue partecipanti alla Hartford Marathon nel 2005: sono stati sottoposti ad esami prima e dopo la gara. Dai risultati è emerso che le percentuali di creatinina e delle proteine nelle urine erano aumentate dopo la lunga corsa. L’82% degli atleti, dopo la maratona, avevano un’insufficienza renale. Lo studio ha evidenziato che le cau22se di quest’effetto è l’aumento della temperatura corporea, la disidratazione e la riduzione del flusso sanguigno ai reni.
Chiaramente il risultato della ricerca non deve allarmare nessuno: due giorni dopo la maratona i ritmi torneranno ad essere normali. I runners possono essere tranquilli.
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