Carola Rackete sarà rilasciata in stato di libertà: il Pm le chiede di lasciare Lampedusa

Carola Rackete, capitana della Sea Watch: dov’è adesso, cosa rischia e le risposte di Matteo Salvini alle accuse

Carola Rackete dov'è
Carola Rackete: dov’è adesso? Il gesto che non tutti hanno notato al momento dell’arresto

Carola Rackete è agli arresti domiciliari. Il capitano della Sea Watch ha sfidato Matteo Salvini e tutti quelli che lo sostengono fino a quando ha dovuto arrendersi, per forza di cose. Voleva attraccare la nave nel Porto di Lampedusa compiendo una manovra sbagliata e pericolosa. E questo, forse, ha fatto nascere un po’ di pentimento in lei. Così, come si legge su agi.it, stando ad alcune fonti vicine alla Sea Watch, Carola Rackete si sarebbe scusata con i finanzieri appena ne avrebbe avuto la possibilità. Al momento dell’arresto, la capitana è risultata calma e determinata. Decisa e visibilmente consapevole di quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Avrebbe rivolto le sue scuse all’interno della caserma agli uomini della Guardia di Finanza. Non sappiamo, per ora, come hanno reagito le forze dell’ordine.

Carola Rackete ai domiciliari: il gesto passato inosservato

E’ stata appena condannata ai domiciliari, la capitana Carola Rackete. Adesso si trova in un centro d’accoglienza a Lampedusa dopo essere stata trattenuta nell’ufficio del comandante della Guardia di Finanza dalle 3 di notte alle 9 del mattino. Ora, viene trattenuta agli arresti domiciliari ma la capitana Rackete rischia dai 3 ai 10 anni di reclusione. Lo stato d’arresto è scattato per la violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione. Nelle prossime ore si prenderà una decisione sul fermo di Carola Rackete: molto probabilmente, sarà confermato. Tuttavia, bisogna aspettare l’ufficialità. Matteo Salvini si è già pronunciato in merito ed espresso ampiamente la sua opinione. Al momento la Sea Watch non è più ormeggiata al molo commerciale di Lampedusa. E’ stata spostata fuori dal porto intorno alle ore 11.00 di questa mattina.

Cosa succederà ai migranti della Sea Watch?

“Dovranno essere registrati dalle autorità italiane” è questo ciò che prevedono le regole dell’Unione Europea sull’asilo. Il Commissario Ue con la delega ai migranti, Dimitris Avramopoulos, ha parlato ai microfoni di Repubblica spiegando che si è già attivato per trovare i cinque paesi facenti parte della comunità Europea disposti ad accettare le persone appena scese dalla Sea Watch.

Sea Watch: Salvini risponde alle accuse

E’ già arrivato un duro attacco da parte di Berlino all’indirizzo del vicepremier Matteo Salvini. Attacco a cui ha risposto per le rime. Adesso, però, tocca alla Francia. Il Ministro dell’Interno, Cristophe Castaner, ha dichiarato: “La chiusura dei porti è una violazione del diritto del mare”. La risposta di Salvini non si è fatta attendere: “Non prendiamo lezioni dalla Francia. Parigi ha chiuso Schengen, era in prima fila per bombardare la Libia, abbandonava immigrati nei boschi italiani”.

Oggi, 1 luglio, Carola sarà rilasciata. Il Pm chiede che abbandoni Lampedusa

Aggiornamento dell’ultim’ora. Stando a quanto deciso sul caso Sea Watch e Carola Rackete, oggi verrà rilasciata. Lascerà gli uffici giudiziari di Agrigento in caso di libertà, sì, ma il Pm ha chiesto espressamente di farle lasciare l’isola. Il motivo? Al momento, la procura non ha fatto dietrofront sulla richiesta di convalida dell’arresto ad opera della Guardia di Finanza.

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