Carola Rackete indignata: l’ultimo clamoroso attacco a Salvini

Carola Rackete, la capitana della ONG Sea-Watch3, indignata attacca Salvini e l’Unione Europea in Parlamento Europeo a Bruxelles.

Carola Rackete
Carola Rackete (google)

Stamane Carola Rackete, la capitana della ONG Sea-Watch3, si è recata al parlamento Europeo di Bruxelles per essere ascoltata dalla Libertà Civili. Al suo ingresso nell’aula è stata accolta dagli applausi degli Europarlamentari. Carola Rackete ha poi preso posizione per essere ascoltata, iniziando immediatamente a fare un resoconto dell’esperienza vissuta lo scorso Giugno al largo delle coste di Lampedusa. Ha fatto presente come l’attenzione mediatica piovutale addosso sia stata causata dal Ministro degli Interni Matteo Salvini il quale si è all’epoca fortemente opposto allo sbarco della Sea-Watch3. La Rackete si è detta indignata di certi  atteggiamenti assunti dall’Unione Europea dal Ministro: ” devi solo fare la cosa giusta e sai in ogni momento qual è, e non c’è alcuna discussione in quel momento su quale sia questa cosa giusta, devi solo farla”. Forte è stata l’indignazione e la rabbia nei confronti degli atteggiamenti dell’UE, sottolineando come nel 2016 ci fosse più cooperazione tra le ONG e: Guardia Costiera Italiana, Marina Italiana ed Esercito. Al momento attuale i recuperi vengono affidati alla Guardia Costiera Libica formata dai signori della guerra ed ex milizie che portano i i migranti in centri di detenzione in condizioni estreme. “ La cosa importante per ogni capitano, ma direi per ogni essere umano è salvare la vita delle persone

Carola Rackete indignata con Matteo Salvini a Bruxelles, ripercorriamo insieme quanto successo lo scorso giugno

Il 12 Giugno Carola Rackete al comando della sua ONG Sea-Watch ha accolto a bordo 53 migranti dalle coste Libiche. Inizialmente la nave avrebbe dovuto portare i migranti a Tripoli, ma ritenuto porto poco sicuro dalle Organizzazioni Umanitarie, la Rackete procede verso Lampedusa, dove il 14 giugno a causa della chiusura dei porti imposta da Salvini, la nave è costretta a rimane in mare. Donne e bambini vengono accolti, il restante dei migranti resta sulla Sea-Watch, fino al 29 giugno, quando la Capitana decide di attraccare a Lampedusa contro i blocchi imposti dal Ministro degli Interni. Messo piede su suolo Italiano Carola Rackete verrà portata via dalla Guardia Di Finanza, per poi essere rilasciata in seguito.

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