Barbara D’Urso, Alberto Dandolo risponde alla ‘denuncia’ social: tutta la verità

In seguito al video social di Barbara D’Urso di qualche giorno fa, Alberto Dandolo ha deciso di intervenire e di raccontare la verità sulla vicenda.

Barbara D'Urso Alberto Dandolo
Alberto Dandola replica alle accuse di Barbara D’Urso. Fonte Foto: Instagram

Pochissimi giorni fa vi abbiamo parlato di un video denuncia che Barbara D’Urso, sul suo canale su Instagram, aveva fatto. Stando a quanto si apprende dalle parole della conduttrice, la campana è stata perseguitata per diversi mesi da un profilo social falso. Che, con un nickname molto simile al suo, si divertiva a pubblicare post ‘insultanti’ verso di lei, la sua famiglia e i suoi due figli. Inevitabile, quindi, la scelta di ricorrere alla Polizia Postale. È proprio grazie alle loro indagini che la D’Urso è venuta a conoscenza che chi collaborava con tale profilo social era un giornalista italiano. Ecco. A distanza di qualche giorno, l’uomo in questione ha rotto il silenzio. Ed ha raccontato tutta la verità. Si tratta di Alberto Dandolo. Ecco cosa dice al riguardo.

Alberto Dandolo, la replica al video di Barbara D’Urso: tutta la verità

Sembrerebbe essere proprio Alberto Dandolo il giornalista di cui parla Barbara D’Urso all’interno del suo video denuncia su Instagram. Come dicevamo, la conduttrice campana ha confessato di essere stata insultata, per diversi mesi, da un falso profilo social. E che, grazie alle indagini della Polizia Postale, ha scoperto che, dietro a questo fake, collaborava anche un noto giornalista. Ecco. A distanza di qualche giorno, l’uomo in questione, collaboratore di Dagospia e del settimanale Oggi, ha rotto il silenzio su Instagram. Tramite alcuni post su Instagram, infatti, il buon Dandolo non solo ha replicato a queste parole della campana, ma ha anche raccontato tutta la verità sulla vicenda. Eccone il primo:

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PARTE 1: Riguardo l’accorato video di Barbara D’Urso, mi duole dire che evidentemente tale video non era sotto testata giornalistica, visto che la signora omette il succo della vicenda e ne narra solo i dettagli, decontestualizzandoli. Tanto per cominciare, come da me accennato giorni fa, il giornalista di cui “non fa il nome” sono io, quindi io gli atti li conosco. Che io “collaborassi” con il profilo “carmelitadurto” è una affermazione che per ora non ha alcun riscontro legale. Ma la cosa più incredibile che la signora si dimentica di divulgare è che la polizia postale, a seguito di una perquisizione e di un interrogatorio , ha accertato che il creatore e gestore del profilo carmelitadurto è un ragazzo sardo che ha ammesso di essere appunto  il creatore e gestore del profilo. E sapete chi ha indicato alla polizia postale il ragazzo sardo che si celava dietro a quel profilo? Io stesso! Cosa che la signora sa bene. Pensate quanto mi sentissi corresponsabile di stalking nei confronti della signora se proprio io ho messo la polizia sulla strada giusta. Avrei potuto tacere e farmi i fatti miei dicendo “non so nulla”, e invece ho collaborato senza alcuna remora. Riguardo i contatti che io intrattenevo con questo ragazzo sardo, erano una goccia nel mare di rapporti che intrattenevo e intrattengo, visto il mio mestiere di giornalista di gossip. E a riprova di quello che dico, elenco quello che di così compromettente, nell’intervallo di tempo di un anno, mi viene addebitato a seguito di lunghe e costose indagini: Messaggio in cui scrivo al ragazzo sardo che se vuole può condividere un invito Mediaset inviato a tutti i giornalisti. Messaggio al ragazzo sardo in cui dico che se vuole può condividere un tweet il cui contenuto era: “mi sa che oggi dopo la visione degli ascolti della Dottoressa Gió ci vuole un dottore per Barbarella”. Nota vocale in cui spiego a questo ragazzo sardo che nella vita si possono avere problemi o contrasti con le persone ma poi uno si deve svegliare la mattina e capire che le cose importanti sono altre. Il “continua anche per me” non era certo riferito alla condivisione di contenuti diffamatori, anche perché come emerge dall’analisi d

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Quindi, da come si può chiaramente leggere dal post pubblicato da Alberto Dandolo, il giornalista dichiara di aver aiutato le autorità per scoprire chi si celasse realmente dietro tale profilo falso. Ma non solo. Il giornalista, infatti, dichiara di aver intrattenuto rapporti con il gestore del profilo, ma che non significano nulla. Dal momento che, a causa del suo lavoro da giornalista di gossip, è abituato ad avere rapporti con tante altre persone. Come andrà a finire, quindi? Lo scopriremo.