A Raccontare Comincia Tu, Renato Zero: “Un frate mi ha salvato la vita”, l’inedita confessione

Ospite di A Raccontare Comincia tu, Renato Zero ha fatto un’inaspettata confessione sulla sua infanzia: ecco cosa dichiara il cantante a Raffaella Carrà. 

A Raccontare Comincia Tu Renato Zero
Renato Zero ha fatto un’inedita confessione nel programma A Raccontare Comincia tu. Fonte Foto: screenshot video

È appena iniziata la nuova edizione di A Raccontare Comincia Tu. Il programma di Raffaella Carrà, dopo il successo strepitoso della scorsa stagione, è ritornato davvero alla grande. Per la prima puntata, la famosa cantante ha scelto un ospite davvero d’eccezione. Come svelato in un nostro recente articolo, il primo personaggio dello spettacolo italiano pronto a raccontarsi in un’intervista inedita con la padrona di casa è Renato Zero. Ecco. Sebbene la Carrà abbia dichiarato, durante la conferenza di presentazione del programma, che non è stato affatto facile intervistare il mito della musica italiana, al momento non ha affatto deluso le aspettative. Il buon Renato, infatti, si sta raccontando davvero alla grande. Ed è proprio per questo motivo che, per la prima volta, siamo venuti a conoscenza di una confessione davvero inedita.

Renato Zero per A Raccontare Comincia Tu: “Un frate mi ha salvato la vita”

Sapevamo che l’intervista di Renato Zero per A Raccontare Comincia Tu sarebbe stata fantastica. Ed, in effetti, così è stato. Direttamente dal suo camerino, il cantante si sta praticamente raccontando senza troppi peli sulla lingua a Raffaella Carrà. A partire, quindi, dalla sua infanzia nella periferia di Roma. Ecco. È proprio di questi anni, infatti, un particolare episodio. Di cui, molto probabilmente, ne ha parlato soltanto in quest’occasione. Stando a quanto il cantante romano ha dichiarato all’autrice di ‘Rumore’, durante gli anni infantile, la vita del buon Zero è stata praticamente salvata da un frate. Sarebbe stata proprio questa persona che, tramite una compatibilità del gruppo sanguigno, gli ha donato il sangue. Non sappiamo, infatti, cosa sia accaduto al cantante. Fatto sta che, stando a quanto dichiarato, per circa 3-4 mesi, il romano è stato costretto a svolgere frequenti sedute di trasfusione. Tuttavia, quest’evento, così come la parentela con diverse persone appartenenti al mondo ecclesiastico, hanno contribuito alla creazione di canzoni davvero importantissime.

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