Nicola Pietrangeli, le battute infelici a Vieni da Me, interviene la Balivo: “Mi chiamavano pedofilo”

Caterina Balivo costretta ad intervenire a Vieni da Me con Nicola Pietrangeli, le battute infelici dell’ex campione di tennis.

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Rai.it

Nicola Pietrangeli racconta oggi a Vieni da Me, la sua vita privata e la sua carriera passata a Caterina Balivo. L’intervista procede bene fin quasi alla fine quando l’ex campione e tennista, cerca di fare una battuta, ma purtroppo non riesce benissimo. Deve intervenire Caterina Balivo e subito dopo scappa un altro scivolone di Pietrangeli raccontando della sua storia con Licia Colò.

Pietrangeli, Vieni da Me: la battuta sull’11 settembre

Durante la cassettiera di Vieni da Me, Caterina Balivo chiede un po’ di informazioni sulla vita privata di Pietrangeli e racconta tante cose di lui, compreso un lato del suo carattere un po’ megalomane ed egocentrico, come definisce lui stesso. Pietrangeli fa poi una battuta: “Sono nato l’11 settembre, avevo chiesto ai miei amici di fare un po’ di rumore lo hanno fatto un po’ troppo. Poi mi arrabbio con chi se lo dimenticata”. In studio cala un attimo di silenzio imbarazzato per quella che doveva essere una battuta, ma purtroppo non è riuscita nel migliore dei modi. Interviene così Caterina Balivo: “Sì Nicola, ma è una data talmente triste…” Così il campione di tennis interviene: “Sì sì lo so, è una data che ricorda un momento tragico, meglio Natale”.

Nicola Pietrangeli e Licia Colò

Caterina Balivo così cerca di cambiare discorso e si concentra sulla storia d’amore avuta con Licia Colò. Lei e Pietrangeli sono stati insieme per sette anni, ma la differenza di età aveva fatto molto discutere all’epoca. Nicola spiega così che anche i suoi amici lo prendevano in giro e parte un’altra battuta, anche questa volta poco felice: “Licia è del ’62, mi chiamavano pedofilo“. Interviene così nuovamente Caterina: “No dai non scherziamo su queste cose”. Pietrangeli è un uomo elegantissimo, ricco di charme, ma di 84 anni e qualche battuta sbagliata si può anche perdonare a lui che, comunque, è stato considerato un vero e proprio mito dello sport.

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