Marco Carta, ancora guai per il cantante: arriva un brutto colpo dopo l’assoluzione

Marco Carta, ancora guai per il cantante: c’entra il furto delle magliette; ecco cosa è successo dopo l’assoluzione.

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Marco Carta, ancora guai per il cantante: c’entra il furto delle magliette alla Rinascente (Fonte Instagram)

Non sembra avere fine la bufera che ha coinvolto Marco Carta. L’ex vincitore di Amici è stato assolto in primo grado per il furto delle magliette alla Rinascente, avvenuto il 31 maggio di quest’anno. Ma la procura non ci sta. Per il pm Nicola Rossato, Marco Carta va condannato a otto mesi e 400 euro di multa, per aver contribuito al furto con l’amica, rimuovendo le placchette antitaccheggio e nascondendole in bagno. Un ricorso all’assoluzione nel quale il magistrato definisce il giudice troppo ‘indulgente’ per aver creduto al cantante, nonostante la dichiarazione di un testimone oculare.

Marco Carta, ancora guai per il cantante: ricorso contro l’assoluzione dall’accusa di furto

Ancora guai per il cantante Marco Carta. Il pm fa ricorso contro l’assoluzione dall’accusa di tentato furto di sei magliette. Per la Procura, Carta ha contribuito al furto rimuovendo le placchette antitaccheggio e nascondendole nel bagno. È stato il pm Nicola Rossato a depositare il ricorso, secondo cui il cantante va condannato a 8 mesi. Per la Procura, che punta a smontare, l’intero percorso motivazionale del giudice “parte dall’assunto che il teste oculare non sia credibile e tutti gli elementi probatori a disposizione sono stati vagliati secondo tale prospettiva”. Il teste oculare di cui si parla è l’addetto alla vigilanza della Rinascente. La cui dichiarazione non ha convinto il giudice, che a fine novembre ha assolto Marco Carta perché la prova della colpevolezza del cantante era ‘insufficiente e contraddittoria’. Ma il pm sostiene che Carta “nega il proprio coinvolgimento, ma non riesce a spiegare quando e come la Muscas avrebbe preso i capi indossati da lui nel camerino”, puntando a smontare la versione ‘alternativa’, secondo cui a rubare le magliette dal valore complessivo di 6 mila euro sia stata solo l’amica di Marco, all’oscuro di quest’ultimo.

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