Le Iene, un caso di Coronavirus nella redazione: il messaggio di Giulio Golia e Matteo Viviani, “Resteremo dietro le quinte”.
Il Coronavirus continua a spaventare e mettere in crisi l’Italia. Il contagio continua ad aumentare e il Governo sta facendo di tutto per varare le misure necessarie a limitare la diffusione dell’epidemia. La Lombardia da ieri sera è ‘isolata’, perché si è deciso di vietare ingressi e uscite. Anche in Veneto alcune province sono chiuse. Il momento è davvero delicato e tanti programmi televisivi stanno cercando di fare informazione sul tema. Ora, però, una trasmissione ha dovuto chiudere i battenti, almeno per un periodo. Stiamo parlando de Le Iene, programma seguitissimo dal pubblico. Nella redazione, infatti, è stato accertato un caso di Coronavirus, per cui si è deciso, in via precauzionale, di chiudere il programma per limitare l’eventuale contagio. A poche ore da questa notizia, due volti amatissimi dello show, Giulio Golia e Matteo Viviani, hanno lanciato dei messaggi su Instagram: ecco le loro parole.
Dopo la decisione di chiudere temporaneamente Le Iene per un caso di Coronavirus accertato in redazione, due dei conduttori più amati dello show hanno affidato a Instagram le loro riflessioni. Entrambi hanno spiegato la situazione, dicendo che una persona della redazione ha contratto il virus e che al momento sta bene ed è in isolamento a casa. La decisione di sospendere temporaneamente il programma, stando alle loro parole, è stata presa per permettere a tutti coloro che hanno avuto rapporti ravvicinati con la persona contagiata, di mettersi in auto quarantena.
“Teniamo duro e usiamo il cervello ragazzi. Non si tratta di una semplice influenza”, scrive Viviani, abbracciando virtualmente i tantissimi fan del programma.
“E’ interesse di tutti seguire le direttore del Governo e tutelare la salute nostra e dei nostri cari per poter tornare presto alla normalità”. Queste le parole di Giulio Golia, che ha voluto anche ringraziare medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari che stanno lavorando senza sosta per salvare vite.