Coronavirus, vigile urbano contagiato a Roma: ‘Le mascherine erano finite’

Coronavirus, il vigile urbano contagiato a Roma avrebbe rivelato in una chat con alcuni suoi colleghi di aver mentito per difendere il corpo della Polizia. 

https://www.youtube.com/watch?v=u5O5zuc5K3g

Era l’11 Marzo scorso quando un vigile urbano di Roma ha avvertito un malore durante le sue ore di lavoro. E il suo collega, resosi conto del malessere, ha allertato immediata la stazione di servizio. Dalla quale è partita immediatamente il ricovero dell’uomo in questione. Tuttavia, stando a quanto trapelato da Il Corriere della Sera, sembrerebbe che il vigile urbano, in una chat con amici, abbia confessato di aver mentito ai medici dello Spallanzani per difendere il Corpo della Polizia.

Vigile urbano positivo al Coronavirus a Roma avrebbe ammesso di aver mentito

Stando a quanto trapelato da Il Corriere della Sera, sembrerebbe che il vigile urbano contagiato dal Coronavirus a Roma abbia mentito ai medici dello Spallanzani. Sembrerebbe che, in una chat tra amici, l’uomo in questione abbia ammesso di aver detto di aver indossato le mascherine per difendere il Corpo della Polizia. Quando, in realtà, non è affatto così.

Impostazioni privacy