Morto Franco Lauro: il giornalista stroncato da un infarto a 58 anni

Franco Lauro è morto a 58 anni a causa di un infarto: il giornalista e conduttore televisivo sarebbe deceduto nella sua abitazione a Roma

Il mondo del giornalismo è in lutto: è morto, all’età di 58 anni, lo storico conduttore televisivo e giornalista sportivo. La notizia è stata diffusa pochi minuti fa. Il giornalista, da quanto si apprende, sarebbe deceduto nella sua abitazione a Roma e sarebbe stato colto da un infarto. Le forze dell’ordine sono entrate nella sua abitazione trovando il cadavere dell’uomo, portato via dall’ambulanza accorsa senza poter intervenire. La notizia è stata ripresa anche dalla sua collega, Paola Ferrari, su Twitter: “Ho appena avuto una notizia tremenda. Un amico con cui abbiamo diviso così tante avventure. non posso crederci”. 

Franco Lauro, un’intera carriera in Rai

Da sempre esperto ed appassionato di calcio e basket, prima di esordire in Rai ha lavorato in alcuni giornali locali e radio private romane. Per due anni è lo speaker ufficiale del Palazzo dello Sport. Nel 1984 entra in Rai diventando pian piano uno dei volti di punta. In ventotto anni ha commentato otto Olimpiadi estive ed una invernale, sei edizioni dei Mondiali di calcio, sei degli Europei, dodici Europei di basket, tre Mondiali di basket e altre manifestazioni molto importanti. Come conduttore televisivo, invece, ha lavorato per la Domenica Sportiva, per Domenica Sprint, 90° minuto Serie B, 90° minuto Serie A e Dribbling Mondiali. I suoi ultimi incarichi in televisione sono stati la conduzione del pre e post partita degli Europei del 2012, come avvenuto anche nel 2008, e delle partite della Coppia Italia insieme a Mario Sconcerti.

In uno dei suoi ultimi interventi a Radio Kiss Kiss Napoli si era schierato a favore del calcio dilettantistico: “Tutelare la base del calcio è importante, significa tutelare tutto. Non si può pensare solo al vertice e alla Serie A. Se noi facciamo morire il calcio dilettantistico, la Serie C, il calcio femminile, noi facciamo un danno a tutto il movimento e a perdere ci va anche il vertice”.

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