Coronavirus, Conte sulla Fase 2: “Allentamento delle misure, ma non sarà un ‘liberi tutti'”

Coronavirus, Conte sulla Fase 2: “Allentamento delle misure, ma non sarà un liberi tutti”, le parole del premier sulla ripartenza.

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Coronavirus, Conte sulla Fase 2: “Allentamento delle misure, ma non sarà un liberi tutti”, le parole del premier sulla ripartenza ( Getty Images)

Dopo due circa due mesi di lockdown, l’Italia potrebbe ripartire. Con cautela, passo dopo passo e tenendo sempre sotto controllo la curva del contagio, ma dal 4 maggio dovrebbe partire quella che è stata definita la ‘fase 2’ dell’emergenza Coronavirus, durante la quale le misure restrittive presenti sul nostro territorio saranno allentate. A partire dall’11 maggio potrebbero riaprire alcuni negozi e, una settimana dopo, toccherebbe e bar e ristoranti. Tutto ancora da stabilire, ma una cosa è certa: la ripartenza non sarà un ‘liberi tutti’. Lo ha specificato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della cabina di regia con Regioni e enti locali. In seguito, le parole del premier sulla fase due dell’emergenza sanitaria che ha sconvolto il nostro Paese.

Coronavirus, Conte sulla Fase 2: “Non sarà un liberi tutti, ma non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre”

“La revisione delle misure di distanziamento sociale non significherà un ‘liberi tutti’, ma non possiamo chiudere i cittadini in casa per sempre”. È stato molto chiaro il premier Conte nel corso della cabina di regia con Regioni e enti locali. Allentare le misure sì, perché l’Italia non reggerebbe ancora a lungo in questo modo, ma tenendo sempre sotto controllo la curva del contagio. “Il costante aggiornamento delle informazioni dai territori sarà fondamentale per gestire in condizioni di massima precauzione la fase due“, aggiunge Conte. Un ‘allentamento’ delle misure, quindi, ma non uno stravolgimento: la fase due sarà una fase di ‘convivenza col virus’, che, purtroppo, continuerà a rappresentare un pericolo.

(Getty Images)

Da quanto si apprende, a partire dal 4 maggio potrebbero essere consentiti gli spostamenti, ma solo all’interno dei confini regionali. Le riaperture delle attività dovrebbero procedere a gradi, a partire dall’11 maggio, data in cui potrebbero alzare le serrande i primi negozi. Bar e ristoranti, invece, potrebbero ripartire con la modalità dell’asporto, che si aggiungerebbe alla consegna a domicilio, già ammessa in gran parte dell’Italia. L’ufficialità de nuovo decreto dovrebbe arrivare nel fine settimana.

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