Coronavirus, lo sfogo di Claudio Amendola sulla riapertura del 4 maggio: “Non siamo pronti”

Coronavirus, Claudio Amendola contrario alla riapertura del 4 maggio: “Non siamo pronti, mi sono rotto di sentire che andrà tutto bene”, ecco lo sfogo dell’attore in un’intervista radiofonica.

Claudio Amendola sfogo Coronavirus
Coronavirus, Claudio Amendola contrario alla riapertura del 4 maggio: “Mi sono rotto i co****ni di sentire che andrà tutto bene, non siamo pronti”, ecco lo sfogo dell’attore romano durante un’intervista radiofonica

L’emergenza Coronavirus ha bloccato numerosi settori lavorativi del nostro Paese e non solo. Tra questi, c’è sicuramente anche il cinema, che ha inevitabilmente risentito delle restrizioni imposte dal Governo per affrontare la pandemia. Claudio Amendola, attore e regista di grande successo, ne ha parlato in un’intervista a Circo Massimo, su Radio Capital. Amendola ha avuto modo di dire la sua sulle prospettive future del cinema dopo la riapertura prevista per il prossimo 4 maggio, aggiungendo anche che secondo lui l’Italia non è pronta a questo allentamento delle misure restrittive: ecco le sue dure parole nel dettaglio.

Coronavirus, lo sfogo di Claudio Amendola sulla riapertura del 4 maggio: “Non siamo pronti”, ecco le sue dure parole

Claudio Amendola è intervenuto nel corso del programma radiofonico Circo Massimo, in onda su Radio Capital. L’attore e regista romano ha parlato inevitabilmente anche di Coronavirus e si è professato completamente contrario alla riapertura graduale che il Governo ha previsto a partire dal prossimo 4 maggio. Secondo lui, infatti, la popolazione non è pronta ad allentare le misure restrittive: “Sento che appena ci daranno un minimo di via libera, sbrodoleremo via dalle case in maniera incontrollata”. Secondo Amendola, dunque, è troppo rischioso ricominciare ad uscire in una situazione ancora critica come quella attuale, e usa parole anche abbastanza dure per esprimere il suo pensiero: “Penso che questa fretta ci verrà contro. Mi sono rotto i cog***ni di sentire che andrà tutto bene”. Lo sfogo dell’attore è forte ed è sicuramente uno spunto di riflessione da non sottovalutare. Amendola, poi, ha parlato del futuro del cinema, dicendo che trova molto difficile immaginare di ricominciare a lavorare viste le misure previste per i set, che permetterebbero di girare non più di una-due scene al giorno, prolungando di parecchio le riprese di eventuali progetti cinematografici. Le parole dell’attore si riferiscono alle misure previste dal Governo per i set cinematografici, che prevedono di disinfettare e sanificare i luoghi in cui si gira. Cosa che, per Amendola, è molto difficile da realizzare: “Si parla senza sapere come funziona il nostro mestiere”.

Claudio Amendola sfogo
Claudio Amendola al Festival del Cinema di Giffoni Vallepiana nel 2017 (Fonte foto: Getty Images)

Insomma, Claudio Amendola ha le idee molto chiare e conclude con forza: “O conviviamo con il rischio di questa malattia finché non ci sarà un vaccino, oppure determinati mestieri non possono riprendere”.

 

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