Coronavirus, Galli annuncia: “Potrebbero esserci nuove ondate”

Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, è intervenuto a “Mattino 5” sul tema Coronavirus, dichiarando: “Potrebbero esserci nuove ondate”

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Coronavirus, l’annuncio di Massimo Galli: “Potrebbero esserci nuove ondate” (Fonte: Screen)

Il Coronavirus ha messo in ginocchio l’Italia. Il nostro paese è stato uno dei più colpiti dell’intero pianeta e il primo ad essere colpito in modo pesante dopo la Cina. La Lombardia è la regione più colpita, seguita da Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, ma nessuna regione è esente dal contagio. La diffusione del virus, però, ha spaccato ancora di più l’Italia: se da una parte il Nord è stato fortemente colpito, dall’altra il Sud ha saputo resistere. Da qualche giorno la curva dei contagi ha iniziato una lenta decrescita e in alcune regioni si sono registrati addirittura zero contagiati nell’arco delle ventiquattro ore. Il paese dunque si avvicina lentamente alla fase 2, ovvero quella di convivenza con il virus. Ieri, in conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte ha illustrato come sarà l’Italia dopo il 4 maggio. Gli spostamenti saranno consentiti anche per andare a trovare i parenti più stretti, ma senza creare assembramenti. Si potranno esercitare attività fisiche e man mano riprenderanno anche alcune attività. Restano chiusi invece barbieri, parrucchieri e centri estetici.

Coronavirus, l’annuncio di Galli a Mattino 5

Massimo Galli, noto infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, è stato ospite a Mattino 5, programma condotto da Federica Panicucci e Francesco Vettori, dove ha commentato le nuove norme dettate dal governo ed ha fatto un annuncio molto importante. Il professore durante la trasmissione ha dichiarato: “Capisco che la gente non ne possa più, è comprensibile, ma purtroppo il virus non fa sconti e potrebbero esserci nuove ondate”. L’infettivologo, dunque, suggerisce di tenere sempre alta l’allerta e di non abbassare mai le difese. “La mia preoccupazione è che il problema si consideri superato – ha poi aggiunto – soprattutto se non vengono adottate tutte le misure per la prevenzione e l’arginamento di nuovi singoli focolai”. Il responsabile del dipartimento malattie infettive dell’ospedale Sacco, inoltre, ha sottolineato l’importanza di effettuare test rapidi: “È la strategia più produttiva per dare un supporto all’apertura”. In questo modo, secondo lui, si potrebbero identificare chi ha già avuto contatti con il virus. I test non consegnano una patente d’immunità, ma potrebbero essere lo stesso importanti per emarginare il virus.

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Coronavirus, scatta l’allarme per la fase 2: le parole dell’infettivologo (Fonte: Google)

L’allarme lanciato dall’infettivologo dell’ospedale Sacco potrebbe dunque servire a tenere in allerta il paese. Con le nuove aperture dopo il 4 maggio il paese potrebbe essere esposto ad un rischio troppo pericoloso. Ricadere in una nuova ondata di contagi potrebbe mettere definitivamente al tappeto gli italiani.

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