Coronavirus, come disinfettare e riutilizzare la mascherina

Ecco una linea guida su come disinfettare la mascherina per un suo riutilizzo. 

disinfettare mascherina
Ecco una linea guida su come riutilizzare la mascherina

A partire dal 4 maggio 2020 comincerà la Fase 2 dell’Emergenza Coronavirus: i cittadini italiani inizieranno a ‘convivere’ con il virus. Si tornerà al lavoro ed ad una ‘quasi vita reale’: perchè quasi? Beh, non bisogna abbandonare le misure necessarie a prevenire il contagio. Distanziamento sociale, guanti e mascherine saranno ancora nelle nostre vite fin quando non sarà inventato e messo a disposizione un vaccino. Per uscire così sarà obbligatorio l’uso della mascherina: com’è noto a chiunque però, la disponibilità nei negozi non è sufficiente per tutti. Fabrizio Pregliasco, virologo, ai microfoni di FanPage ha rivelato che le mascherine possono anche essere riutilizzate. Ecco una linea guida su come disinfettarle.

Coronavirus, come disinfettare e riutilizzare la mascherina

Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute all’Università di Studi di Milano, Vice Presidente Nazionale dell’ANPAS e Direttore Sanitario della Casa di Cura Ambrosiana SRL di Cesano Boscone, ai microfoni di Fanpage ha rivelato che è possibile riutilizzare in alcuni casi la mascherina monouso. Si può lasciare all’aria aperta dopo aver utilizzato uno spray disinfettante alcolico, spiega il virologo: chiaramente si può riutilizzare una mascherina solo per uso non professionale. Se la si mette per andare al supermercato o in farmacia si può fare per due o tre volte con la stessa mascherina. Un’alternativa potrebbe essere anche ‘scaldarla con il phon’ ma disinfettante ed aria aperta è meglio.

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze ha messo a disposizione una linea guida per la sanitizzazione delle mascherine monouso di protezione individuale. Il trattamento ha validità solo nei casi in cui sia valutato applicabile il riutilizzo dei dispositivi di protezione individuale a seguito di carenza, ci tengono a sottolineare. “Il materiale da impiegare per la sanitizzazione è costituito da una soluzione idroalcolica al 70% (Alcool a 70°) in erogatore spray ecologico o altro dispenser idoneo a permettere una spruzzatura della soluzione” si legge. E’ importante attenersi all’ordine delle operazioni che lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare descrive così: per prima cosa bisogna lavarsi le mani accuratamente. Subito dopo togliere la mascherina indossata sul viso utilizzando gli elastici e non toccandola nella parte interna. Poi lavarsi nuovamente le mani: indossare subito dopo un nuovo paio di guanti monouso o sanitizzare le mani con l’alcol o altro disinfettante. La mascherina va poi adagiata su una superficie pulita e disinfettata. Si può procedere al lavaggio: spruzzare la soluzione idroalcoolica sulla superficie della mascherina compresi gli elastici laterali (senza eccedere nella bagnatura). Girare poi la mascherina e ripetere l’operazione. Bisogna poi lasciare agira la soluzione almeno per 30 minuti in un luogo arieggiato. Dopo l’asciugatura la mascherina è sanitizzata: se l’odore di alcool è persistente, si consiglia di lasciarla asciugare ulteriormente su una superficie pulita. Il piano guida messo a disposizione lancia poi tre avvertenze: non riporre la mascherina sanitizzata all’interno o sopra superfici non sanitizzate senza la protezione della busta di plastica, non utilizzare la mascherina ricondizionata in caso di evidenti alterazioni ed infine l’interno della mascherina non deve essere toccato per nessun motivo in quanto si potrebbe correre il rischio di contaminazione che favorirebbe il
contagio.

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