Coronavirus, Remuzzi: “Virus mutato: i pazienti di oggi sono meno gravi”

Giuseppe Remuzzi, medico e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, durante la trasmissione Piazza Pulita ha detto la sua riguardo il Coronavirus. Pare che il virus sia mutato.

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Il virus sta cambiando? Il medico Giuseppe Remuzzi in Piazza Pulita rassicura tutti su come sta andando il virus, i pazienti sono cambiati

E’ cominciata da lunedì 4 maggio la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, quella di convivenza con il virus. Gli italiani tornano al lavoro ma utilizzando tutte le misure di sicurezza per evitare e prevenire ulteriori contagi. Vietati assembramenti e vietate le aperture ancora di alcuni negozi o settori: il 18 maggio dovrebbero esserci novità. Intanto, il medico, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, durante la trasmissione ‘Piazza Pulita‘, ha parlato del virus che ha messo in ginocchio l’Italia. A detta sua, la malattia con il tempo sembra esser ‘mutata’ perchè i malati di Covid-19 sono diversi da quelli di settimane fa. Oggi sembra esser più tranquilla la situazione. Ecco le parole dell’esperto.

Coronavirus, Remuzzi: “Virus mutato: i pazienti di oggi sono meno gravi”

Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, è intervenuto nella trasmissione ‘Piazza Pulita’. Le sue parole: “I malati di adesso sono completamente diversi da quelli di tre o quattro settimane fa. Adesso, se notate, continuano a diminuire i ricoveri in terapia intensiva ed anche i ricoveri nei reparti normali. Prima arrivavano nel pronto soccorso 80 persone tutte con difficoltà respiratorie gravi, oggi ne arrivano dieci ed otto puoi mandarle a casa. La situazione è cambiata ovunque non solo a Bergamo o Milano, anche a Roma e Napoli”. L’esperto non si capacità del perchè, con il tempo, il virus sia mutato dato che le persone che si ammalano oggi sembrano esser meno gravi rispetto ai pazienti di marzo. Si dice ottimista Remuzzi riguardo la cura con il plasma: ci ha tenuto a sottolineare però che prima di esultare bisogna verificare l’efficacia attraverso le dovute sperimentazioni. “Se le cose stanno andando come ora, quando uscirà il vaccino il virus non ci sarà più. Non troviamo gli ammalati per fare gli studi” le sue parole rassicuranti.

“Non so perchè. Sul territorio non sono cambiate le cose, c’è qualcosa che funziona. Abbiamo una comprensione chiara dei meccanismi come quelli della coagulazione. Non so se è il virus che è mutato o se è cambiata la carica virale dei pazienti“: Remuzzi spiega che sembra di esser di fronte ad una malattia diversa rispetto a quella che ha messo in crisi le strutture italiane ad inizio marzo.

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